mercoledì 4 dicembre 2013

e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!

"Ok, quello sarà anche figo, ma Peeta è dolce, carino, gentile, buono, premuroso... Non c'ho più tredici anni, ne ho ventiquattro, non cerco lo strafigo, io voglio uno come Peeta!"

Citazione da serata al cinema con due (nuove) amiche.

domenica 24 novembre 2013

24/24

Tra poco più di un'ora saranno 24 anni che vago per questa vita, la mia.
Non so cosa (voglio) scrivere di preciso. Rileggendo i post degli anni passati mi sono resa conto che questa forse è la prima volta dopo tanto tempo che sono contenta se penso al mio compleanno. All'inizio persino il blog faceva riferimento a questo evento (ricordate il titolo? "24 volte me"???) e proprio l'anno scorso ho deciso di cambiare...direzione.

Oggi mentre ero con la Lù a fare la spesa mi sono fermata a spulciare nel reparto libri e ho trovato il solito mattoncino di Paolo Fox con le previsioni per l'anno nuovo, ho letto solo le prime righe che riguardavano il mio (amato) Sagittario e più o meno il senso era questo: "bla bla bla...è finito un periodo non proprio roseo, a partire dall'estate di quest'anno sembra che tu abbia imboccato la strada giusta...bla bla bla..." . É una sciocchezza ovviamente, ma non posso negare che mi ha fatto proprio piacere constatare la verità di quelle parole.

Non è stato sempre tutto facile e adesso non è " tutto rose e fiori", semplicemente me la cavo, magari solo un po' meglio di prima. Ho perso due delle persone a me più care nell'arco degli ultimi mesi, ho affrontato un trasferimento e un cambiamento di stile di vita e abitudini, ho ritrovato un rapporto che credevo perso e sto lavorando per mantenerlo, ho imparato ad usare la lavatrice e a dormire da sola in casa, ma ho anche chiuso in un cassetto in fondo al cuore delle piccole fantasie, ho lasciato che la parte più debole di me stessa prendesse il sopravvento nell'unico momento in cui non dovevo abbassare la guardia, ho deciso deliberatamente di "lasciar correre" per poi pentirmene.

Se sono fiera di me stessa? Non direi, ma almeno non mi odio, almeno la mattina mi alzo e so sorridere della mia faccia stropicciata, del mascara sbavato che non ho tolto la sera prima, di quel maledetto brufolo che ormai è un promontorio e mi accompagna da tre lunghissimi giorni (e non accenna a volersene andare!!!). Rido anche quando esco con l'ombrello grande perché penso pioverà e poi c'è il sole. Rido un po' meno quando succede il contrario, cioè sempre!

Riesco anche a pensare meglio, ci provo. Obbligo tutte le mie cellule celebrali a lavorare insieme per permettermi di analizzare meglio certi aspetti di me stessa che ancora non mi sono abbastanza chiari. A volte il tentativo va a buon fine, il che vuol dire che riesco perlomeno ad arrivare ad una domanda e una risposta (sensate), altre volte capisco che di fili scoperti ce ne sono ancora troppi e non sono pronta a toccarli rischiando di rimanere fulminata.

Buon compleanno Cri, crescere non fa più così tanta paura eh? E quando senti che è troppo sentiti libera di mollare la presa. Vorrei ripetermelo più spesso, peccato che di compleanno ce ne sia solo uno all'anno.




sabato 16 novembre 2013

il codice penale dei sentimenti

[Art. 646 c.p. ]

Nel nostro codice penale si parla di appropriazione indebita solo in riferimento a "il denaro o la cosa mobile altrui". Diversamente dal furto, il bene in questione è già in possesso di chi se ne appropria.

Ecco, a volte penso che si dovrebbe aggiungere un comma in cui si parla anche delle persone, degli esseri umani, gli affetti. C'è chi non si accontenta di "avere" delle persone nella propria vita, ma le vuole "togliere" agli altri, per pura e semplice voglia di approvazione, per egoismo e avidità. Persone sole, meschine, insicure, alla perenne ricerca del nuovo e del "più nuovo" e del meglio...e il meglio è sempre di qualcun'altro.

Così, per dire...

Piccola nota : non parlo di corna o tradimenti, non parlo di coppie scoppiate o matrimoni finiti o rovinati.

giovedì 10 ottobre 2013

non può piovere per sempre....e menomale!

Giorno 11.

Finalmente si inizia a ragionare, sia per il meteo che per la meteoropatia.
Finalmente la pioggia è finita*.
Vari giretti con la Nuova Coinqui e con la Nuova Compagna di Uni (che da ora fino al raggiungimento di un più elevato grado di confidenza verranno più semplicemente chiamate rispettivamente N.C. e N.C.U. ) si sono susseguiti negli ultimi quattro giorni. Chiacchiere, risate e scambi di opinioni sui tremila argomenti tipicamente oggetto di conversazione fra due soggetti, fino all'altro giorno sconosciuti, che cercano di instaurare un rapporto amichevole. Mission impossible.
Sabato mattina si va a fare shopping, rigorosamente low-cost come nella miglior tradizione universitaria.

Per la serie "piccole universitarie crescono", stasera ho dovuto affrontare uno dei miei mostri, il più brutto.
Al ritorno dal giretto in centro con N.C.U. mi sono rilassata sul letto in attesa della cena (non che ci sia qualcuno che me la prepara eh!), mentre controllavo mail, social network e news dal mondo ho realizzato che era arrivato il momento che avrei voluto non arrivasse mai.
Il terrore si è impadronito della mia mente e dei miei polmoni, tant'è che respiravo a fatica e la testa diventava sempre più pesante. Ho chiamato a casa, in preda al panico, per avere un sostegno psicologico, morale e soprattutto affettivo. Ho anche chiesto aiuto alla N.C. e lei è stata carinissima, mi ha sostenuta e mi è stata vicina come una vera amica. Alla fine però c'eravamo solo noi, io e le mie paure e il mio mostro, che mi fissava con quell'occhio enorme che si ritrova al centro della faccia. Mi sono armata di coraggio e dell'unica cosa che lo potesse convincere a collaborare, la "pozione" che una volta ingerita lo addolcisce e lo rende più buono, e l'ho affrontato.

Mi son detta "e che cavolo, è una lavatrice, mica un drago a tre teste che sputa fuoco!".
Ed è finita come finiscono tutte le favole dove c'è una principessa in difficoltà e un mostro da sconfiggere, ovvero con un bel "...e vissero felici e contenti".
Peccato che il mio principe non sia un vero principe ma il detersivo per il bucato.



* mentre scrivo sento le macchine che sfrecciano sull'asfalto bagnato, di nuovo. Eeeeehnnnnno, eddddai!

sabato 5 ottobre 2013

#apatiaportamivia oppure fai quello che ti pare...

Giorno 6.
Finalmente mi è finito il ciclo.
Fuori ci sono a malapena 15°. Sembra di essere a Novembre inoltrato, nella realtà è appena iniziato Ottobre.
La ricrescita che ho in testa è molto simil-shatush, nel senso che è evidente che ho bisogno di un parrucchiere.
A forza di imbottirmi di dolcetti, snack (dolci), merendine e altri zuccheri più o meno espliciti faccio fatica a credere che ancora non mi è spuntato nessun vulcano inesploso sul viso.
La mia (nuova) coinquilina è simpatica, abbiamo gli stessi gusti in fatto di telefilm, film e libri, ci troviamo nei ricordi d'infanzia e sembra che io abbia fatto una buona impressione.
Non sono uscita molto, quasi per niente, complice un po' il tempo e un po' la....solitudine.
A dispetto di tutte le mie previsioni leopardiane l'altro giorno a lezione ho conosciuto una ragazza con cui ho subito legato, e abbiamo fatto due chiacchiere anche con altre. Chiacchiere universitarie, obviously.
Continuo a frenare la voglia matta di shopping che mi assale praticamente ogni 5 minuti. 
Ho finito la terza stagione di The Mentalist, l'altro giorno, e sono già a metà della quarta. La noia fa miracoli.
Rifaccio il letto tutti i giorni, e ho già pulito la stanza due volte.
La mia (nuova) coinquilina non ama cucinare, penso sia una delle poche cose su cui non ci intendiamo, lei preferisce pranzi e cene veloci (piadine, insalate...). 
Il forno... Ecco, questo è un tasto dolente. Il forno è strano, non ha gradi, si accende come fosse un semplice fornello, ha tipo una fiammella all'interno (termini tecnici), insomma non è proprio il mio forno ideale. Dovrò attrezzarmi. 
A forza di girare la città su googlemaps la conosco come se ci vivessi da mesi, o almeno questo è quello che spero. Orientarsi davanti ad uno schermo, con la certezza che sei a casa e non devi tornarci, be'...è sicuramente meglio che farlo mentre sei in giro e a casa vorresti tornarci, ma non ci riesci perché non ti orienti. Chiaro, no?
Stamattina mi son svegliata alle 11.30. 
Ho giusto un accenno di mal di gola.

Ecco tutto. 
Vorrei scrivere di altro, di altri giorni, più bui, di altre cose, più belle, ma non è il momento. Devo riprendermi.

A parte questo sto bene, mangio, dormo, mi lavo, insomma vado.
A presto.

besitossssss

mercoledì 18 settembre 2013

Solo importante o semplicemente imprescindibile?

(Sottotitolo : quando trenitalia fa riflettere. )

Riporto fedelmente una parte di quello che ho scritto ieri pomeriggio, mentre ero su un treno che mi riportava a casa con quaranta minuti di ritardo.

Il fatto è che si tratta di me, e io mi considero importante. 
Io sono importante. Quello che voglio è importante.
Importante...o fondamentale? Sono forse imprescindibile? Oppure posso prescindere da me stessa senza sentirmi "tradita"? Quand'è che mi deciderò a crescere e ad affrontare affrontarmi? Se crescere vuol dire andare contro tutti e tutto, vorrà dire anche andare contro se stessi?

Quattro fogli pieni di domande. Stavolta non c'entra niente l'università, l'amicizia, la famiglia o il futuro. Stavolta ci sono solo io e le mie paure. A ventiquattro anni posso ancora permettermi di parlare di "crescita"? Non sono matura sotto tutti i punti di vista allo stesso modo. Sono responsabile, cauta, organizzata, ma sono pronta? Forse no.
Finora ho sempre avuto delle idee (o dovrei chiamarli idealismi?) che hanno...condizionato il mio pensiero, ma è bastato un attimo di esitazione, un gesto azzardato e ho dovuto rimettere tutto in discussione.
Quello che credevo importante è veramente qualcosa dalla quale non posso prescindere? Che cosa perderei se cedessi, o avrei perso se avessi ceduto?
Io sono questa qui. Mi sono sempre conosciuta così. Ho vissuto per tutto questo tempo con una maschera? O le persone ad un certo punto cambiano, per forza di cose, per le circostanze, perché...crescono? Allora la domanda giusta è : mi andrebbe bene diventare qualcos'altro?

Non avrò una sola risposta a tutte queste domande, perché dovrei scavare troppo in fondo per cercarla. Non l'avrò neanche all'atto pratico perché il tempo è scaduto e sto per partire e le occasioni sono...finite.

 ♥

venerdì 13 settembre 2013

Ancora tu? Non dovevamo non....leggerci più?

Pensavo di non riuscire ad aggiornare il blog in questo periodo e invece...eccomi qua! Considerando però il fatto che non ci sono novità in nessuno degli emisferi che frequento più o meno giornalmente, mi son detta "perché non sfruttare l'occasione per riaprire il vaso di Pandora ehm...la para-rubrica sui telefilm?".
Et voilà.

Oggetto della disquisizione di quest'oggi : SEX AND THE CITY.

Dal 1998 Carrie e le tre dell'Apocalisse (Miranda, Charlotte e Samantha) saltellano da un uomo all'altro, spostandosi in taxi e su tacchi vertiginosi per le vie della Grande Mela. Sognano e vivono di Manolo, Jimmy Choo, matrimoni, carriere al top e prestazioni da...urlo! Carrie racconta tutto questo nella sua rubrica, omonima del telefilm (non ho ben capito se è la rubrica che dà il nome al telefilm o il contrario, ma penso sia come chiedersi se è nato prima l'uovo o la gallina, no?). Trama, riassunti e altre curiosità : qua. Anche se dubito ci sia ancora qualcuno che vaga per la blogosfera ignorando l'esistenza di questa ormai storica serie.


Questa qui sopra è sicuramente una delle scene più famose. Siamo ancora agli inizi della serie e alla fine degli anni novanta, come si può facilmente intuire dalle pettinature e dall'abbigliamento. Guardare le prime puntate è stato un trauma, un po' come con Beverly Hills, quando passavo puntate intere chiedendomi perché Brenda&co. si ostinassero ad indossare quei camicioni a quadri che neanche il peggior cowboy del Connecticut (e non so neanche se in Connecticut ci sono dei cowboy!).
Il pensiero che mi ha attraversato la mente più e più volte almeno per le prime due (facciamo tre!) stagioni è stato "Carrie, cara, se hai 400 dollari per comprarti delle Manolo, mi spieghi perché non investi anche un'altro cinquantino per un bel wonderbra? O anche un semplicissimo reggiseno di Victoria's Secret?". Le altre non erano da meno, ovviamente. Sarò stata anche una piccola e innocente creatura di neanche dieci anni a quel tempo, ma non ricordo di aver mai visto tanti capezzoli fare capolino attraverso il cotone leggero di una t-shirt o dalle trasparenze di un abito di...chiffon? E se li ho visti sicuramente non ero in giro per la strada, ma stavo guardando il Bagaglino in tv (infanzia bruciata!). Non ho ricordi in merito, forse perché nel lontano '99 io e le mie tette neanche sapevamo della reciproca esistenza (situazione durata per molto tempo peraltro, ancora oggi siamo in fase di conoscenza!), ma non venitemi a raccontare che non avevano già inventato il reggiseno.
Ad ogni modo, non è stato solo questo piccolo particolare che mi ha amareggiata e anche un tantino delusa...
Inizialmente pensavo che abbinamenti di fantasie, accostamenti di colore e scelte stilistiche sarebbero migliorati pian piano (piccola nota: in quasi tutte le serie che ho visto nelle prime puntate lo stile dei personaggi lascia moooooolto a desiderare per poi diventare più curato, non dico ricercato, ma almeno curato..in seguito!) ma non se n'è vista l'ombra fino alla quarta stagione. Quei sandali con i pinocchietti, i "toppini", passatemi la parolaccia, microscopici, le bandane in testa, quelle scarpe con la punta squadrata. Iniziavo seriamente a chiedermi se tutta l'aura di perfezione costruita intorno a questi personaggi fosse un'invenzione di qualche fantasiosa e disperata amante del genere. Per fortuna poi le cose sono migliorate, e quindi uscimmo a riveder le stelle. Scompaiono i capezzoli, arrivano i reggiseni, anche se sempre in bella vista, ma meglio di niente! Le scarpe finalmente diventano dei divini sandali con il tacco a spillo, i capelli acquistano delle sembianze normali e diciamo addio per sempre a quei turbanti e a quelle code di cavallo assurde. Amen.

Perché c'è una bella differenza tra questo...



..e questo!!!!!!!



Per quanto riguarda l'argomento "boys", che è anche la materia prima per il lavoro della protagonista e quindi della serie, non c'è tanto da dire: se qualcuno fosse stato assente alle lezioni di educazione sessuale a scuola (o nella vita!) consiglio vivamente la visione di almeno una o due stagioni per considerarsi...idoneo ad esercitare. Visto che i risvolti sentimentali, almeno nei casi in cui ci sono stati, sarebbero fin troppo lunghi e complessi da spiegare o da commentare, ho pensato di limitarmi a pure e semplici osservazioni...estetiche.


Ehm.

Togliamoci il dente che duole, e parecchio. Io sono del partito Aidan.
Tanto amore per Aidan. Tanto ♥ per Aidan. E poca sopportazione per i capricci di Carrie.
Lo sapete tutti, no? Che poi si sposa con Big. Suvvia, non è uno spoiler a meno che non abbiate vissuto in Alaska o nella foresta amazzonica o in Tibet negli ultimi...cinque anni! Dunque, dicevamo...
Carrie si sposa con Big, ed è giusto così, infatti alla fine della sesta stagione mi son fatta anche il mio pianto conclusivo di rito (ogni serie tv tendenzialmente mi porta alle lacrime verso il finale di stagione, ahimè...), ma questo non significa che il mio tipo non possa essere un altro. Aidan è il mio tipo.
Bellino, dolce, simpatico, sicuro, protettivo, accogliente, buono, intelligente...bravo, in tutto.
Big però è Big, è il LUI di LEI, non poteva essere altrimenti, e se gli autori avessero provato a stravolgere questa certezza assoluta non sarebbero vivi per raccontarlo perché gli accaniti fan della serie li avrebbero linciati al primo accenno di cambiamento.
Gli altri? Il primo marito di Charlotte è caruccio, Harry (il secondo) è meraviglioso, anche quando le gira nudo per casa sfidando il suo alto tasso di pudicizia, e vorrei far notare che a renderlo così meraviglioso non è il suo aspetto fisico ma il fatto che la faccia ridere. Steve...è Steve! Inizialmente pensavo fosse scemo, cioè che avessero deciso di farlo apparire come un cretino, uno spiantato, ma uno che riesce a farsi amare e ad amare una donna come Miranda può essere solo un genio. Il capitolo Samantha è pieno di virgole, almeno fino all'arrivo del magnate alberghiero, che a me non è mai piaciuto, dopodiché c'è Smith, un adone biondo che riesce a scioglierla e a tenerle la mano mentre passeggiano per strada.
Avrei tanto voluto contarli, tutti quelli che sono passati per i letti (e non solo!) delle nostre care eroine, ma neanche ci ho provato! Mission impossible : failed.


E loro? Loro le amo, un po' tutte...e un po' nessuna. Sì, perché non c'è una che rappresenta il mio ideale di donna o che sento particolarmente affine a me per motivi caratteriali o per stile di vita. Le amo per la loro amicizia. L'ideale di amicizia sincera, gratuita, disimpegnata, che ti lega per la vita nonostante gli uomini, i bambini, i gioielli, i viaggi, i traslochi, il lavoro e i mille problemi che abbiamo tutti. L'amicizia che vorrei, e che penso chiunque dotato di un minimo di cervello vorrebbe.
Il modo che hanno di spalleggiarsi e non usarsi a vicenda, come riescono ad urlarsi in faccia insulti ed affetto, mi domando se sia tutto così perfetto solo perché stiamo parlando di un telefilm o se anche nella realtà esista qualche forma di rapporto interpersonale che si avvicini a questo...."modello". Forse è un'utopia, ma la amo proprio per questo.

Torniamo tecnici, altrimenti mi metto a piangere come una bambinetta commuovo. Non troppo tecnici altrimenti sarei presuntuosa, io mica faccio la sceneggiatrice o la critica, che ne so cosa c'è veramente dietro a tutto questo? Vorrei però riportare alcune riflessioni...
Innanzitutto le musiche, o le soundtracks come dicono in gergo : c'erano? Se non fosse per qualche flebile accenno nell'ultima stagione, prima non ce n'è traccia, ma vi prego di correggermi se ho scritto un'assurdità, magari sono stata sorda per i primi settanta episodi.
Per un lato negativo ce n'è uno positivo a rimediare : la voce narrante della protagonista. Adoro. Mi piace sentire le riflessioni alla fine dell'episodio, i pensieri che le passano per la testa quando scrive, le mille domande senza risposta che scrive alla fine di ogni articolo.
New York forse è troppo mitizzata. New York, in modo specifico Manhattan. Al minimo accenno di trasferta : la catastrofe. Un po' troppo Olimpo degli dei, addirittura lo scorrere del tempo è scandito dal modo in cui ogni stagione viene inaugurata, vissuta e lasciata...a New York, come se nel resto del mondo la primavera non fosse primavera, ma tant'è.... diamo a Cesare quel che è di Cesare, NY è veramente meravigliosa.


Dite che dovrei dare un voto ad ogni serie tv che "recensisco"? Naaaaaaa... non fa per me. Neanche posso dire "mi piace" o "NON mi piace" perché non avrebbe senso, non seguo cose che non mi attirano.
Quindi niente giudizi, ma sono convinta (e almeno le convinzioni lasciatemele) che sexandthecity si possa definire a tutti gli effetti una serie tv CULT, di quelle che conosceranno anche le nostre nipoti, I suppose.

besitos ♥

venerdì 23 agosto 2013

pensavo avessi tempo..invece era (già) Agosto!

Oggi sono per le citazioni di una certa levatura, a chi riconosce la canzone da cui ho preso ispirazione per il titolo del post...un commento bonus per il prossimo post! (che?)

Sono tornata dalla Sardegna  meravigliosasardegna ♥ e chi ci è stato sa cosa voglio dire, chi non è ci stato consiglio vivamente un trattamento d'urto di almeno 15 giorni. 


Le immagini parlano da sole, no?

Il viaggio in nave è stato a dir poco...traumatico, come al solito. All'andata è andata piuttosto bene, ma al ritorno siamo arrivate tardi all'imbarco e tutti i divani e le poltroncine erano già occupanti da tutto il resto dell'universo dei posti-ponte. Conclusione : la excoinqui ha dormito a terra su un materissimo che la divideva dalla moquette della nave, e io arrotolata sull'unica poltroncina libera nel raggio di kilometri. Vorrei aggiungere che per le prime due/tre ore di viaggio tutto ondeggiava poco piacevolmente e la sottoscritta, che non ha mai sofferto di mal-qualsiasimezzodilocomozione, per un attimo ha creduto seriamente di non riuscire ad arrivare in tempo al bagno. Uff. Sono sopravvissuta, comunque!

Arrivate a Roma, abbiamo deciso che sarei ripartita con il treno delle cinque, cosi potevamo riposarci un po' e così la excoinqui mi avrebbe potuto accompagnare alla stazione mentre andava a lavoro (sì, ha attaccato lo stesso giorno in cui siamo rientrate, un trauma!). Usciamo alle due per mangiare qualcosa, entriamo nella pizzeria, fuori ci sono minimo 35°, ordiniamo, paghiamo, usciamo...il diluvio universale! Se non fossi convinta che la stanchezza mi ha giocato un brutto tiro giurerei di aver visto Noè attraversare la strada con tutta l'arca e animaletti annessi. Tuoni, fulmini, saette e tanta pioggia. Almeno per due ore.

Una volta arrivata alla stazione per fortuna ero al riparo, ma le disavventure per arrivarci non sono state poche : metro chiusa, altra pioggia, orari dei treni sballati, valigia e borsa che non ne volevano sapere di stare ferme. Uff. 

Da ieri (fino a domenica sera) sono impegnata ad una fiera qui vicino, con il mio piccolo stand, l'olio da vendere. Poi dovrò occuparmi delle questioni burocratiche dell'università : casa, immatricolazione...o forse l'ordine è inverso? Bah. Odio questo genere di cose, soprattutto se fatte all'ultimo minuto, ma stavolta non ho scelta... pensavo avessi tempo, invece siamo già ad Agosto! 

Vorrei dirvi che aggiornerò il blog con regolarità e tutte quelle cose carine che si dicono per scusarsi in certi casi, ma non lo farò. Aggiornerò il blog, quello sì, ma la regolarità non è assicurata. Sicuramente scriverò molto di più una volta trasferita, per raccontare ansie, gioie e paure di questa nuova vita, ma per ora sono incasinata fino al collo con scadenze e impegni imprevisti (e se sono imprevisti come fai a sapere che ci sono? quelli ci sono sempre!).

Besitos a todoso. ♥


lunedì 12 agosto 2013

fuori stagione

Sera!

Ovviamente non è sera, è pieno giorno. Io però vivo con un fuso orario interiore che mi destabilizza le giornate. Scrivo grazie a cinque minuti di pace che sono riuscita a trovare non so neanche come. Che ho scritto? Ecco, appunto.

Grandi novità all'orizzonte, ma.....partiamo dal principio!
Avevo accennato anche qui al campo estivo al quale avrei partecipato come animatrice di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 19 anni. Vi spiego un po' meglio come si è evoluta la cosa: dunque, ogni estate nella mia diocesi l'AC (che sarebbe l'azione cattolica, per i disinformati!) organizza dei campi estivi, chiamati "campeggi" anche se non c'è ombra di canadesi, per bambini, ragazzi e "piccoli adulti", come li chiamo io. Da piccolina, purtroppo, non ho mai partecipato a causa dei miei problemi di allergie, intolleranze &company! Da adolescente non ero proprio "nel giro"... Mia sorella, al contrario, ha sempre partecipato e un po' forse è stato anche a causa sua se non me ne sono mai interessata, il pericolo di emulazione era già bello grosso. Quest'anno ho deciso di provare. Non potendo andare come animata (so' troppo vecchia!) mi sono "offerta" come animatrice.

A posteriori posso dire che è stata una delle esperienze più belle che io abbia mai fatto in ventiquattro miseri anni di vita. All'inizio però non è stato tutto rose e fiori. Quando siamo arrivati lunedì mattina alle 7.30, dopo una nottata passata a cercare il modo, la posizione, lo stato d'animo giusto per un sonnellino, sui sedili di un pullman assurdamente scomodi, ad accoglierci abbiamo trovato pioggia, vento, freddo, tuoni e nuvoloni neri, insomma un bel temporale con tutti gli annessi e connessi. Letteralmente "da brivido".
Più di ottanta ragazzi dai tredici fino ai diciannove anni con dodici animatori poco più grandi di loro, in una giornata di pioggia, in una baita di montagna, a quasi 2000 m d'altezza. Da brivido. Gestione degli stati d'ansia: missione fallita.

E' stata così dura almeno fino a mercoledì, giorno dell'uscita "di gruppo" a Torino (eravamo a soli 40 km!). Durante la giornata ho conosciuto meglio gli altri animatori, e anche alcuni ragazzi. Della serie "il turismo fa miracoli"! Ad ogni modo, io ero l'ultima arrivata in un gruppo di dodici persone che si conoscevano dall'alba dei tempi, in pratica erano tutti cresciuti insieme, estate dopo estate, da animati a animatori. Per fortuna non ero un esemplare unico e raro, c'era S., anche lei al suo primo campeggio, diciannove anni, futuro medico, forte e dolcissima. Essendo divisi in gruppi, ho avuto la possibilità di conoscere meglio anche gli altri due animatori che erano con me: L., ventotto anni, a settembre si sposa con P. (anche lei animatrice!), simpatico, attento, giusto, decisamente un bravo ragazzo, D. invece lo conoscevo già di svista tramite amici comuni e non ero mai stata una sua grande fan, ma ho dovuto ricredermi, la sua capacità di parlare alle persone, ma soprattutto di farsi ascoltare e capire, mi ha lasciata senza parole. Il resto non è stato da meno, anche gli altri animatori sono delle persone speciali e ognuno mi ha  lasciato un ricordo importante, anche quello con cui ho scambiato solo due parole.
Quello che mi ha stupito di più è il rapporto che si è creato con i ragazzi, anche con loro i primi giorni non è stato semplice, c'era quello timido, quello strafottente, l'egoista e anche lo stronzo vero e proprio. Un esempio su tutti: Lorenzo, sedici anni, incazzato col mondo, mi ha guardata in cagnesco per ben due giorni dopo che l'ho rimproverato di fronte ai suoi amici per una sciocchezza, tanti problemi, poca voglia di parlare e zero fiducia negli altri. Domenica mattina, al momento della partenza, mi si avvicina e mi fa "Oh Cristì, la facciamo una foto insieme oggi? Dai che alla fine siamo diventati anche amici, no?" con un sorriso abbozzato un po' a fatica. Neanche a dirlo, in quella foto c'è lui con la sua smorfia e io con gli occhi lucidi che me lo abbraccio così forte da stritolarlo. E poi ci sono Pet, Martina, Megi, Veronica e Chiara...e tutti gli altri. ♥

 Mi rendo conto che è tutto un po' difficile da capire, ho sentito commenti di ogni tipo, anche qualcuno come "ah sei andata in vacanza con i preti" e giù, risate a crepapelle. Non importa, so che non tutti condividono, o capiscono, o vogliono capire. Me ne sono fatta una ragione da un bel pezzo. Certo, essere etichettati non è mai piacevole, ma giuro che in questo caso non è veramente rilevante, proprio no.
Quello che ho provato in questa settimana lo auguro a tutti, e non mi riferisco esclusivamente all'"andare in campeggio con l'azione cattolica", ma parlo delle sensazioni, le emozioni, delle persone che ho vissuto...

In questo momento (che OVVIAMENTE non è lo stesso in cui ho iniziato a scrivere questo post, perché sono passati due giorni!!!) sto preparando la valigia, di nuovo, per quella vacanza in Sardegna con la mia amica excoinqui, semimollata dal ragazzo con cui ha condiviso la vita per più di quattro anni, e la casa per due. L'avevo scritto sempre in quel post. Sono le 11, il treno è tra due ore, devo ancora fare la doccia, lavare i capelli (e asciugarli...che non è uno scherzo!), sistemare le ultime cose... Mi aspetta un'altra settimana senza blogger, senza twitter, facebook, senza internet, e stranamente questo non mi turba. Sarà un'altra settimana intensa, magari più rilassante di quella in montagna (dove abbiamo fatto una passeggiata di soli 22 km con discese/salite con pendenza stimata al 96%), ma comunque intensa.

Una volta rientrata mi aspetta un'altra valigia. Me ne servirà una bella grande. Mi trasferisco.

Ho superato il test d'ingresso per la specialistica, a Parma. Vado a Parma. Mi trasferisco. Lo scrivo e ancora non ci credo. I dettagli nel prossimo post, per ora posso dirvi che quando l'ho letto ho pianto per una buona mezz'ora senza capire se fossero lacrime di gioia o di dispiacere. Paura? Forse. Comunque mi sono bastate due serate in giro, in compagnia di troppa tanta gente, a farmi capire che non devo temere niente di questo trasferimento, che ho una voglia così forte di cambiamento che non mi lascerei sfuggire questa occasione per niente al mondo. E che a tornare si fa sempre in tempo.

Vi lascio con la canzone che ascolto praticamente da un mese senza interruzione, che è un po'...fuori stagione, ma è adorabile.


Besitos a todos. ♥

mercoledì 17 luglio 2013

due su due

olè!

Due giorni, due post. Sto diventando...brava, quasi.

Come volevasi dimostrare, questo post sarà molto, moooolto più soft rispetto al precedente. Ho deciso di rispolverare un'antica bozza, una "pagina" del blog, dedicata ad una delle mie passioni/ossessioni: le serie tv, o telefilm, come volete. Non voglio una rubrica con scadenza fissa, la bozza è rimasta tale proprio perché all'inizio avevo pensato di scrivere delle recensioni a scadenza mensile, poi sono rinsavita, per fortuna! Non sono il tipo adatto per una cosa del genere, non ho tutta questa pazienza, o costanza, o abilità.
A me piace commentare a caldo, alla fine di una puntata o di una stagione, riflettere sul senso di una frase o di una storia, non sono una cacciatrice di spoiler, anzi, detesto chi vuole sapere tutto e prima di tutti. La persona con cui condivido questa passione mi ha detto più di una volta se avessi mai pensato di farlo veramente, cioè scrivere recensioni, collaborare con siti che si occupano di queste cose, ma non ho mai approfondito il discorso. Avrei dovuto spiegarle che ho già a disposizione uno spazio in cui poter parlare liberamente di tutto ciò che voglio, e questo non accadrà mai. 

Dunque, eccoci qui.
Ho già parlato di alcuni telefilm, tipo Glee, o grey's o New girl, tutti i post finiranno nell'elenco.
Cercherò di essere accurata, non noiosa, di parlare chiaro, senza tanti viaggi mentali, ma ogni tanto dovrete anche avere pazienza e capire che certi episodi o certi finali di stagione sono veramente incommentabili, almeno per me.
Devo mettere quel coso, secondo voi? Il "disclaimer". Dovrei già averlo messo uno, alla fine del blog, cioè..a piè di pagina. Già mi si complica troppo la vita, ecco. Vorrei solo dire che tutto quello che scrivo è...mio. L'ho pensato, scritto e corretto io stessa, nessuno mi paga e state pur certi nessuno mi pagherà mai per farlo!

da quello che sta scritto qui sopra..mi sembra ovvio, no!

martedì 16 luglio 2013

Miss, aerei e altri luoghi (fin troppo comuni!)

Buongiorno.
Sappiamo tutti, perlomeno chi frequenta questo blog con una certa frequenza, che solitamente non mi dedico ad argomenti che vanno oltre la mia "giurisdizione". Quelle rare volte in cui non lo uso per tormentarvi con i sproloqui su me stessa, la mia vita e il contesto sociale in cui (soprav)vivo, mantengo comunque un certo livello di frivolezza (passatemi il termine) parlando di vestiti, acquisti, mode, vacanze o viaggi, ma è sempre tutto molto autoreferenziale.
Fatta eccezione forse per qualche commento a post di altri, sebbene io abbia delle opinioni, dei pensieri e sia in grado di esprimerli, non ho mai ritenuto fosse il caso di utilizzare argomenti di pubblico dominio per scrivere dei post qui sul blog. Non sono una giornalista consumata, non ho conoscenze sconfinate di storia, scienza, diritto, politica e economia, e non mi piace addentrarmi in discorsi che non conosco, o che non conosco abbastanza.
Questa mattina però ho deciso di trasgredire.

Non voglio fare premesse per giustificare il mio pensiero, perché non credo di dovermi giustificare per quello che penso, quindi sorbitevi, se vi va, la riflessione di una giovane donna, abbastanza istruita e presumibilmente dotata di intelligenza.

http://www.huffingtonpost.it/2013/07/15/boldrini-miss-italia-no-rai-scelta-moderna-civile_n_3599001.html?utm_hp_ref=tw Questo è il link ad un articolo sull'Huffington Post che ho letto per prima questa mattina, ma se cercate in giro ne troverete sicuramente altri (il Corriere, ilFattoQuotidiano, il Messaggero, Vanityfair, Repubblica).
Il succo è più o meno questo: la Presidente della Camera era ad un convegno su "l'immagine e il potere" riguardante la condizione della donna (il Messaggero) e durante il suo discorso ha fatto riferimento alla recente decisione della Rai di chiudere il concorso di Miss Italia, o meglio, di toglierlo dalla programmazione dei palinsesti, dicendo che "è una scelta moderna e civile" (il Corriere). 

Non avendo il physique du role non mi sono mai interessata alla carriera di attrice o modella e, allo stesso modo, non sapendo cantare, non ho mai neanche lontanamente sognato di poter diventare una cantante (forse è per questo che mi sono buttata sui libri, e mai riuscirò a liberarmene!). Mi sarebbe piaciuto tantissimo però essere una hostess, se la natura non avesse voluto beffarsi delle mie aspirazioni e farmi raggiungere solo il misero metro e cinquantatré. A detta degli altri, ma anche della mia autocritica, ho un bel faccino, un bel sorriso, so essere cordiale, gentile e attenta, inoltre ho una discreta conoscenza delle lingue straniere e, aspetto da non sottovalutare, adoro volare. Le hostess sono questo alla fine dei conti, no? Ovviamente hanno anche delle responsabilità più rilevanti oltre a quella di sistemare cuscini dietro la testa dei viaggiatori e servire caramelle e succhi di frutta ai bambini, eppure l'aspetto principale che viene giudicato durante una selezione è uno e uno solo: l'altezza. Più in generale, direi l'aspetto fisico. Penso che sia dovuto anche alle capacità fisiche richieste dal mestiere, un po' come per le forze dell'ordine, non è tanto l'altezza quanto la prestanza fisica, visto che in caso di emergenza dovrebbero occuparsi anche della sicurezza dei viaggiatori, non solo del comfort, ma non vedo come una donna alta 1.76 m che pesa 68 kg possa essere in grado di salvare un uomo alto 1.90 m che pesa quasi 100 kg (esempi, semplici esempi, astratti e al limite del possibile!). C'è anche un altro aspetto da considerare: l'espressività. Le hostess non sono note per i discorsi filosofici o i trattati sulla fisica in cui si dilungano attaccate a quella specie di telefono per rendere più  piacevole il volo ai passeggeri. Quello che fanno è ripetere le stesse indicazioni, per ogni volo, su ogni rotta, come da protocollo (suppongo si dica così, ma se dovessi sbagliarmi, vi prego, perdonatemi!). Le uscite di sicurezza, la mascherina, benvenuti, arrivederci... frasi prestampate e imparate a memoria.
Ci troviamo quindi di fronte ad una professione, per l'esercizio della quale è prevista una selezione, che è basata principalmente sulle doti fisiche di un soggetto. Invece gli articoli di cui sopra facevano riferimento a dei soggetti, i quali vengono giudicati in base al loro aspetto fisico e, sempre grazie a quello, forse, eserciteranno una professione in un determinato ambito.
Non penso vi sfugga il senso della mia riflessione.

Quello che mi ha stupito non è stato tanto l'espressione della Presidente della Camera, quanto il contesto in cui questa è stata inserita, o dal quale è stata estrapolata, scegliete voi. Non penso fosse un commento fuori luogo, si tratta solo di una frase e niente più, ma credo anche che se non l'avesse detto non sarebbe cambiato niente. Voglio dire, Laura Boldrini è una donna intelligente. Quella frase, secondo me, era pleonastica. Ce l'ha messa, probabilmente, per dare più forza al discorso generale, o per attirare più attenzione sulla questione principale, ma se non l'avesse detta dubito che il suo intervento sarebbe sembrato meno sensato o accorto.

Non sono una femminista che si accanisce contro la società maschilista che domina ogni aspetto delle nostre vite (neanche Laura Boldrini lo è, sempre secondo me!), ma riconosco il fatto che i media e tutto ciò che gira intorno alla comunicazione spesso facciano riferimento al mondo femminile solo limitatamente alla bellezza esteriore, o all'aspetto fisico, o al binomio tette&culo, chiamatelo come volete. E' vero anche che esistono molte più vallette che valletti. E' vero che (ancora oggi) il miglior insulto per una donna sia darle della poco di buono, mentre per un uomo qualsiasi cosa riguardi la sua vita sessuale o le sue prestazioni siano solo motivo di vanto.
Momento della domanda retorica: avete mai sentito un uomo offendersi perché accusato di essere un puttaniere va be', facciamo...un "don giovanni"? Fine del momento. (Già la differenza fra l'accezione che si dà a parole come "don giovanni" e "puttana" dovrebbe essere preoccupante di per se'.)
Non credo neanche però che il gesto ritenuto tanto civile e moderno dalla Presidente della Camera sia poi così importante per la dignità della donna, oggi, nel nostro Paese. Credo, anzi, che la decisione della Rai non sia dovuta a riflessioni sull'immagine e il potere, che riguarda la condizione della donna, ma piuttosto allo scarso successo dal punto di vista degli ascolti e dello shaaaaare delle ultime edizioni del concorso. A me è sembrata più un semplice ridimensionamento del budget, piuttosto che un passo avanti nella riconsiderazione del ruolo della donna in tv. Penso infatti che Miss Italia sia stato eliminato dai palinsesti non perché offendeva la dignità dell'universo femminile, ma perché affossava il bilancio della tv di stato, non avendo più il successo che era riuscito ad ottenere in passato.
In effetti stare a sentire Carlo Conti, o chi per lui, che ripete per cinque sere di fila la solita frase "n.25 per te Miss Italia continua" oppure "n.32 per te Miss Italia finisce", non era proprio il massimo, se si pensa a quanto conta nei format televisivi di oggi la volontà di sorprendere e stupire il pubblico, continuamente.
La tesi della difesa dell'immagine della donna è comunque avvalorata dal fatto che il Presidente della Rai sia proprio una donna, Anna Maria Tarantola, nella cui biografia (che ho preso direttamente da Wikipedia, il male supremo in fatto di fonti attendibili o meno, lo so, ma spero possiate fidarvi comunque) si fa esplicito riferimento al fatto che sia madre di due figlie, e proprio per questo nel suo percorso professionale ha spesso fatto dichiarazioni in difesa delle donne, dichiarando come sia impensabile che le donne, in virtù della loro capacità di partorire, debbano scegliere tra vita professionale e familiare, ed ha spesso denunciato i pregiudizi che esistono ancora oggi nel mercato del lavoro . Tutto chiaro, no?

Mi dispiace pensare che la bellezza sia ridotta ad un alibi per la stupidità, o sia considerata la causa della disparità dei sessi. Esistono donne belle e altre meno belle, ma esistono anche donne intelligenti e altre meno intelligenti.
Mi dispiace pensare che il sogno di una ragazza di diventare una modella o un'attrice, per sfilare sulle passerelle di mezzo mondo con indosso abiti da milioni di dollari o lavorare con i grandi registi, sia declassato a "ricerca del successo e della fama" mentre quello di un'altra di studiare fisica nucleare sia elevato a esempio di non so quale qualità morale. Non tutte possono fare le ricercatrici al Cern, e non tutte possono recitare la parte di Rossella O'Hara.
Mi dispiace che... parlando di donne, immagine e modernità, proprio alla fine di quell'articolo che ho riportato ci sia una finestrella con delle immagini scorrevoli il cui titolo è "Tutti i look del Presidente".
Mi dispiace, infine, che nessun giornale abbia titolato l'articolo riportando un'altro passaggio del discorso della Presidente Boldrini, decisamente più significativa,  che dice "Va bene parlare di emergenza se con questa parola si intende un fenomeno gravissimo ma non se si intende qualcosa di inaspettato, imprevedibile." e non parlava di miss, ma di femminicidio.

Forse ho scritto tanto e, come al solito, non ho concluso niente, ma sentivo di doverlo fare. Spero vogliate condividere con me le vostre idee. Ogni opinione è opinabile, ma è pur sempre un'espressione della propria libertà.

lunedì 8 luglio 2013

datemi tregua

Follow my blog with Bloglovin

Non fate domande, vi prego, neanche io so perché ho messo sto coso qui sopra!
Bloglovin o chi per lui ha deciso che dovevo "claimare" il mio blog!! Macccccchesignifica???? (12.30)

*** POST IN AGGIORNAMENTO ***

Ho messo anche il pulsantino qui a destra....ma che roba è???
Sto sclerando, di brutto.
Dite che funziona?

Chi sa, parli. (12.35)

*** POST IN AGGIORNAMENTO ***

Mi sa che ho fatto un disastro, eppure si sa che io e la tecnologia non siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda.
Facciamo così, se entro due o tre giorni vedo che proprio non ci capisco niente mi sa che vado su wordpress e la facciamo finita. Che dite?

12.40, fine degli aggiornamenti

domenica 7 luglio 2013

gestione degli stati d'ansia (lo sto facendo malissimo!)

Neanche mi ricordo l'ultima volta che ho fatto le analisi. Giuro.
Prendetemi pure per pazza, o per un'incosciente. Io sono la prova vivente che la malasanità (termine da prendere con le pinze) comincia da se stessi e dalla cura che ognuno ha del proprio organismo. 

Un mese fa mia sorella mi dice "Se vai dal dottore mi segni le analisi?" e mamma le fa eco "Allora segnale anche per me...e già che ci sei,scusa, perché non le segni anche per te? Scommetto che neanche ti ricorderai l'ultima volta che le hai fatte". Appunto.
Dopodiché è successo tutto così velocemente che neanche me ne sono resa conto, almeno fino a ieri pomeriggio quando hanno concordato (loro, cioè la mia genitrice e quella col mio stesso corredo genetico) che saremmo andate a fare il prelievo stamattina.
Ieri sera sono uscita urlando "Io stasera mi ubriaco così ciao, ciao analisi!!!". Già ridevano, figuriamoci. Ho anche pensato che in questi giorni mi sarebbe dovuto arrivare il ciclo, quindi ho sperato per tutta la notte di svegliarmi e averne conferma...invece niente!!! Maledetto tempismo*.

Dopo aver dormito neanche quattro ore, e male, perché il pensiero dell'ago che si infilava nel braccio mi ha rovinato il sonno, la sveglia suona alle 6.30. Mi ci è voluta mezz'ora per mettermi in piedi, e non per la stanchezza, ma perché sapevo che alzandomi dal letto avrei dato il via a questa giornata, e alla tortura che mi aspettava. Già piagnucolavo, ma per me è ordinaria amministrazione, mi succede ogni volta che devo affrontare qualcosa che mi agita, spaventa, o che non conosco. Anche il giorno della discussione della tesi ho passato la mattina alternando pianti e risate isterici. Ma questo è solo un cavolo di prelievo di sangue!
Rigorosamente a stomaco vuoto, alle 7.30 siamo in ospedale. Paghiamo il ticket, prendiamo i numeretti: 51, 52 e 53. A quanto stanno? 26. No dai. Come se lo stomaco brontolante, la sveglia all'alba e il terrore di base non bastassero, ad aggiungersi alle varie cause del mio imminente crollo nervoso ci sono anche il pianto di un bambino che sembra discendere direttamente dalle scimmie urlatrici, la risata idiota di una tizia idiota seduta di fronte a me, che ride per motivi...idioti! E i 27 numeretti che mi separano dal patibolo. 
DUE ore di attesa. Il mio cervello ormai non recepisce più nessuno stimolo (tranne quello della fame!). Scatta il numeretto, inizio a ridacchiare, neanche tre secondi, ecco i lacrimoni. Entro, vedo l'infermiera, sembra gentile, saluto, sorrido e inizio a balbettare "Non so se rischio di svenire, cioè non so se mi succederà, però bo...è che sono anni che non lo faccio!Ho un po' paura a dirla tutta, no veramente è proprio tanta! Ma non dovrei, giusto?Perché non fa niente, vero?Voglio dire, è solo un puntino! Neanche i bambini hanno paura.". L'infermiera mi guarda come si guarda un cucciolo abbandonato sotto la pioggia. È gentilissima, mi saluta sorridendo bonariamente e mentre abbassa il lettino mi rassicura "Non sverrai, tranquilla, ma per sicurezza lo tiriamo giù.".
Addio, mondo crudele.
Mi giro dall'altra parte e chiudo gli occhi, se deve succedere non voglio essere...presente. Lei pensa subito al peggio e inizia a chiamarmi "Cristina, ehi...Cri...ci sei?". Sì, cavolo, certo che ci sono, ma vorrei proprio non esserci. Essere che ne so...a Bora Bora, sdraiata su un letti......Tac!
Sento l'aghino (è veramente minuscolo, questo devo ammetterlo, anche se non l'ho visto benissimo!) che viene sfilato dal braccio e l'unica cosa che riesco a dire è "Oddio, sto male". L'infermiera, sempre più gentile,  mi risponde che "No tesoro, abbiamo fatto, quindi ora starai più che bene!" e sorride. Beata lei.
Tralascio sui ringraziamenti vari e sugli sguardi delle persone in attesa lì fuori, che erano a conoscenza di tutta la storia visto che prima di entrare non mi ero trattenuta dal chiarire ad alta voce il mio pensiero poco favorevole. Per come mi guardano penso che stia per scattare l?applauso. Effettivamente mi meritavo una medaglia, una targhetta, insomma un riconoscimento! Dopotutto mi sono sottoposta a quella che io considero una tortura, l'ho fatto non spontaneamente e l'ho anche...superata. Forse "superata" non è proprio la parola più adatta.

Una consolazione però me la sono presa, e neanche tanto magra vista la quantità di crema che conteneva!! Ho trascinato le mie compagne d'avventura nella pasticceria più buona del circondario e mi sono pappata un bel bombolone alla crema e un cappuccino super cremoso.

* Parlando di tempismo, vorrei far presente a voi cari lettori un piccolo particolare: una volta tornate a casa, mi sono resa conto che il ciclo era arrivato. Puntuale come un orologio svizzero.  Maledetto tempismo.

Ho passato il resto della giornata a contorcermi dai dolori, che ancora adesso non sono finiti. Non ho recuperato neanche un'ora di sonno. Sono un cerotto. Me tapina!

giovedì 4 luglio 2013

Finalmente

Finalmente è finito Giugno, è arrivato il sole e forse, dico forse, io sto meglio.
Non che prima stessi male, ma neanche granché bene. Avevo accennato al "post-sfogo" scritto e mai pubblicato, ecco, quello mi ha aiutata di sicuro. Avete presente quando vi sembra tutto insormontabile, ci sono sempre mille complicazioni e il futuro è immerso nella nebbia più fitta? Ho superato anche questo. Le complicazioni sono solo nella mia mente, devo solo imparare a tenerle a bada quando e se si presentano. Niente è insormontabile. La nebbia prima o poi si dissolve, e comunque se non ti immergi mai, non riuscirai comunque ad uscirne.

#thinkpositive

questa è la mia grafia, chiunque abbia intenzione di spacciarla per la propria sappia che è in serio pericolo di vita!
Mia sorella e il suo fidanzato si sono decisi. L'anno prossimo si sposano, finalmente. Dico finalmente perché stanno insieme da quasi undici anni. E indovinate perché sono così felice. (Oltre alle motivazioni ovvie, tipo che mia sorella si sposa e io sono ovviamente felice per lei, chiaro no?) Credo che non potreste mai indovinarlo perché non mi sembra di aver mai accennato qui sul blog a questo argomento, quindi ve lo dico. Io sogno di organizzare matrimoni dal lontano 2001, anno di uscita del film "The wedding planner". Avete capito bene, sì, proprio quello con JennyfromtheBlock e quel fustacchione dal cognome impronunciabile, Matthew McConaughey. Se non l'avete mai visto e avete un paio d'ore della vostra vita da buttare al cesso da dedicare ad un'iniezione di romanticismo vi consiglio di guardarlo. Se non vi piacciono le commedie romantiche o avete problemi con i film zuccherosi e pieni d'amore fiabesco, lasciate stare. Non sono tra quelle che ricordano questo film per gli addominali e il sorriso di lui, io mi ero innamorata del mestiere di lei, di quella giacca del tailleur che custodiva mille attrezzi e rimedi in caso di emergenza prematrimoniale, della borsa che faceva invidia a quella di Mary Poppins, della sua calligrafia sulle partecipazioni.... *_*

Ad ogni modo, sono anni che conservo inserti di settimanali e depliant dedicati alle spose, mi leggo qualsiasi tipo di articolo "di settore", cerco location e prendo appunti sui dictat del bon ton e del galateo. Poi è arrivato Enzo. Anzi, direi "poi è arrivato RealTime". Date un'occhiata al palinsesto e capirete quanto sia falsa l'affermazione "sposarsi non va più di moda al giorno d'oggi".
Non trasformerò il blog in un "wedding.blog", per carità! Prima di tutto perché non è il Mio matrimonio e poi perché mia sorella neanche sa della sua esistenza, dunque non credo sia giusto spiattellare i fatti suoi in giro per il web senza neanche informarla. Al massimo vedrete le foto (censurate, come al solito!) quando tutto sarà a posto.
Se ve lo state chiedendo, sono stati i futuri sposi a darmi carta bianca per l'organizzazione. E se vi state chiedendo anche questo, sì, sarò la damigella d'onore, o la testimone  d'onore...come si dice in italiano???

Non è meravigliosa la vita?


Spero vivamente di non avere l'espressione di nessuna delle tre quel giorno.

Per non rimanere con un palmo di naso (qualcun'altro, oltre me, utilizza quest'espressione???) anche stavolta, ho deciso che anche se affronterò di nuovo il test d'ingresso per l'università di Parma, questo non sarà il mio solo ed unico obiettivo per il prossimo anno. Anno che inizia tipo da oggi, o ieri...più o meno. Non voglio rimanere delusa, nuovamente, e soffrirne così tanto da non saper prendere nessuna decisione. Se andrà bene sarò felicissima di iniziare questa nuova "avventura", e ancora più felice di affrontarla da sola. La realtà è che me la farò sotto dalla paura, ma l'adrenalina per il trasferimento e l'idea del "nuovo" saranno ottime compagne di viaggio. Se non dovesse andare come spero, allora mi troverò un lavoretto, uno qualsiasi, pensavo di iniziare con il babysitteraggio (me lo segna errore quindi deduco non esista...neologismi a go-go!), metterò via un bel gruzzolo, se mi servirà una mano sono sicura che i miei non si tireranno comunque indietro. Nel frattempo cercherò qualcosa di meglio, di più concreto. Se e quando capirò che non c'è niente per me qui, allora mi dedicherò a quello che più amo: viaggiare e approfondire le lingue.
Continuo a ripetermi "ho solo 23 anni, ho solo 23 anni, ho solo 23 anni..." e per ora sembra che funzioni.

Scriverlo anche qui mi dà ancora più consapevolezza. So che quando mi sentirò persa, o sarà ritornata la nebbia, potrò rileggere queste righe e ricordarmi che i grandi progetti non sono impossibili, ma solo più difficili.

Intanto, tra i progetti a breve termine, c'è una vacanza in Sardegna, ad Agosto. E forse un campo estivo a fine Luglio, in montagna, come animatrice di ragazzi dai 14 ai 18 anni. Per il primo sarò in compagnia di un'amica, non una qualsiasi, ma quella che nonostante tutto me stessa è ancora con me, e adesso che ad avere bisogno è lei, non la lascerò certo da sola. Per l'altro sarò sola, a vivere un'esperienza nuova insieme a gente mai vista, dovrò relazionarmi per forza con  persone sconosciute che per una settimana diventeranno la mia famiglia, i miei amici, e altre per cui dovrò essere un punto di riferimento. Tremo alla sola idea.

Quando non rischierò più di essere cacciata di casa e diseredata, vorrei farmi un tatuaggio. Non uno, ma questo.

da : http://shechive.files.wordpress.com/2012/06/berry-break-17-2.jpg?w=500
Stupendo, vero? 

Besitos Amigos ♥

lunedì 24 giugno 2013

stream of consciousnes

Stamattina ho scritto un post. Lunghissimo. Veramente lungo. Una sorta di vomito psicologico.

Non lo pubblicherò mai. Ovvio. 
Non sapete quanto mi fa stare bene tutto questo.

cinque anni fa


domenica 16 giugno 2013

La chiamavano "quella che scriveva un post al mese"

Per l'appunto, è passato quasi un mese dall'ultimo sproloquio. Che ci volete fare? La mia vita non è poi così interessante ultimamente. Un ultimamente che è iniziato 6/7 mesi fa e lì è rimasto.

A parte essermi perdutamente innamorata di una nuova serie tv (ed averla vista tutta in tre giorni), aver preso decisioni poco ragionevoli a fronte di altrettanto poco ragionevoli motivazioni, essermi goduta lo sbalzo termico tra i 13° di lunedì scorso e i 34° di oggi, aver tentato di cerettare quanta più pelle possibile "non sia mai che poi devo mettermi qualcosa di corto e le mie gambe sono come quelle di bigfoot", essermi sorbita i consueti ritardi di trenitalia che tanto mi mancavano, aver preso e poi perso (e poi ripreso, giusto tra ieri e oggi!) 3 kg, aver cambiato colore di capelli e finalmente aver trovato IL colore, essermi trovata spesso in situazioni poco piacevoli ed esserne uscita indenne... non ho niente da raccontare.

Stordita dalle insistenze della excoinqui mi sono decisa a vedere New Girl. Non l'avessi mai fatto. Ogni episodio dura 20 minuti. Due stagioni, 49 episodi, il che vuol dire 980 minuti. A me sono bastate tre notturne (le notturne sono degli spazi temporali compresi tra le dieci di sera e le quattro del mattino seguente che la sottoscritta dedica allo streaming o alla lettura di un libro molto appassionante e coinvolgente). Tre.
Mi sono dovuta anche vedere un episodio in inglese e senza sottotitoli, salvo poi scoprire che quello tradotto era su un altro sito. Ma il punto qual'è?

Adoro i photoshoot dei cast delle serie tv. Love.
Il punto è che io li amo. Tutti. Anche Winston che è l'inutile della situazione, tipo Steve Sanders ai tempi di Beverly Hills. Nick è...pieno zeppo di qualità, anche se non si direbbe. Schmidt non è catalogabile, ha il suo perché ma è un pazzo. Cece fa quello che è...la gnocca! Anche se io preferisco nettamente Jess. Non vi dico altro perché non sono una spoileratrice selvaggia, ma invito tutti quanti caldamente a guardarla.
Dopo una brutta giornata riescono comunque a farti ridere fino alle lacrime.

Altro giro, altra corsa. Ho ripreso in mano anche la questione Grey's, forse un po' troppo alacremente, visto che sono in paro con la programmazione italiana dopo neanche cinque giorni. Ops. (i calcoli stavolta fateveli voi...io neanche ci voglio pensare a quanto tempo "dedico" a tutto ciò!)
Questa nona stagione forse mi piace, ma deve ancora finire quindi niente giudizi affrettati.

Un po' di sano spoileraggio però ogni tanto ci vuole.
Beccatevi Derek "l'ascensore".
Stasera ho deciso di farmi la ceretta dopo aver subito un pressing psicologico da parte degli spot Veet che circolano su Youtube da un secolo. Qualsiasi video io abbia tentato di aprire nell'ultimo mese, prima di iniziare parte lo spot con tutte quelle sgallettate che urlano "bye bye estetista" ..che le vorrei proprio vedere! Ma poi che vuol dire "non mi brucio", chi è che si brucia con la ceretta???? Bah. Ad ogni modo la mia di estetista mi vedrà presto, perché arrivata al ginocchio non ce la facevo più e mi sono fermata. Fino alle ginocchia sono come Gattuso, da lì in poi posso definirmi un essere umano di sesso femminile.
"Ci vediamo presto, estetistaaaa!"

Ho preso 4 treni in due giorni. E che c'è di nuovo? Niente, infatti. L'ultimo però era al binario 1est di Roma Termini, alle 13.06, con partenza effettiva alle 13.26, con i fantastici 40° all'ombra che nella capitale non mancano mai. Grazie Roma. Grazie Trenitalia.

A fine Luglio mi aspetta una prova piuttosto importante. Si dice che le minestre riscaldate non siano buone, io sono più per la filosofia della seconda occasione. Staremo a vedere.

Il prossimo post magari riesco a partorirlo prima di un mese.

venerdì 17 maggio 2013

Fu così che mi venne un colpo...

E poi scopri che LUI...



...è LUI!!!


Ditemi che non lo sapevate. Dai, è uno scherzo. Va bene che son passati dieci anni e in dieci anni si cambia, si evolve...però dai, questo tizio qui l'hanno stravolto! (Stravolgimento positivissimo comunque.)

Adoro questa pubblicità.


Adoro le sue orecchie. Adoro gli occhi da trota salmonata che fa mentre saluta con la zampetta.
Se Lucia non lo vuole, me lo prendo io. Lo porto a casa, lo metto vicino al letto e lo uso come sveglia!

giovedì 25 aprile 2013

Un mese fa...

...ero qui!


Mai avuto così tanto freddo. Mai stata così. Pensare che mi ero anche alterata perché a causa del forte vento non permettevano di salire fino in cima, ma solo fino al primo piano. Andavo blaterando "Ma cosa vuoi che sia un po' di venticello...e figurati se tira un po' d'aria... 'sti cagasotto chiudono la cima perché c'è un pelino d'aria...ridicoli". Ero veramente incazzata (e non è un francesismo!). Il vento però c'era, eccome se c'era.

La vista da lassù toglie il fiato figuriamoci dalla cima.


Pensate che la fotografia è venuta malissimo. Mi tremavano le mani, un po' per il freddo boia, ma anche per l'emozione. Il mio sogno ricorrente si era finalmente avverato. Ero lì, ero contenta, e soddisfatta. Appagata, questo è il termine giusto. O ripagata, per tutte le avversità che hanno fatto da cornice a questo viaggio.

Un mese fa ero dove avrei voluto sempre essere, in un posto che mi facesse stare bene.
Dopo tutto, dopo la depressione di Gennaio, l'iperattività scacciabruttipensieri di Febbraio, dopo lo stress di metà Marzo, finalmente stavo bene.
Solo tre giorni, ma sono bastati per rimettermi al mondo.

E ora...ballo. Anche se ho la coordinazione di un cactus.
Quei cinque, avete letto bene, C - I - N - Q - U - E mesi di zumba avranno anche aiutato i miei glutei a risollevarsi e tutto il resto a sembrare più sodo, ma per quanto riguarda la coordinazione non hanno apportato nessun beneficio, anzi.

Ballo in una pista che prima era completamente vuota e ora sembra quella dello SchiumaParty di fine anno di quando ero al liceo. Avete presente quelle discoteche superaffollate, piene di ormoni adolescenti sudaticci e alticci, che si dimenano tra la schiuma, anch'essa sudaticcia, accennando dei movimenti che sembrano appartenere a qualche strana danza tribale degli indigeni di qualche tribù dell'Amazzonia o dell'Africa centrale... avete presente?

La pista è la parte del mio cervello la cui targhetta dice "pensieri sul futuro, non quello più in là, ma quello di adesso, l'imminente futuro, il futuro prossimo". Certo, i miei pensieri non sono sudaticci come gli adolescenti di cui sopra, ma sguisciano (si legge "scivolano") via veloci proprio come loro.

Non so a che ora chiuda questa discoteca, forse quando i cannoni smetteranno di sputare schiuma sudaticcia. Io continuo a ballare fino all'alba, come fossi (ancora)  un ormone un'adolescente.

Esci e c'è quel tepore tipico delle 5 di mattina in un parcheggio vuoto e desolato, la luce soffusa (e confusa) che filtra tra la nebbia. Arranchi fino alla macchina, dove ti aspetta tuo padre/tua sorella/tuo fratello/tua madre (o anche tutti insieme) per riportarti a casa, sali, accenni un saluto e poi crolli rovinosamente sul sedile posteriore. Una volta a casa, dopo un sonno di almeno 5 ore, ti svegli, fai una bella doccia e.... ti siedi a pranzo con quindici o venti persone, perché è "una di quelle Domeniche" e tu non puoi volatilizzarti o sparire, sei bloccato lì fino al dolce. Tante, tante facce che ti guardano come se al posto della faccia avessi una testa di cavallo, o d'asino, o di qualsiasi altro animale appartenente alla categoria equina.

Me so' allargata, come sempre. Il concetto però c'è, va solo estrapolato dal caos metaforico qui sopra.


Com'era? Il mondo è fatto a scale, c'è chi scende e c'è chi sale. Guardando questa foto direi che comunque ci vuole anche un certo stile, per scendere.
Non c'entrava niente con tutto il resto, ma la foto mi piaceva. [La Grande Arche de la Défense, Paris]


À bientôt!

lunedì 22 aprile 2013

dormire no eh??? #5

Peter Cincotti al pianoforte.
Sono seduta da sola, in fondo alla sala, quasi nascosta rispetto al resto, non conosco o riconosco nessuno.
Indosso un vestito stupendo ...cavolo è proprio un sogno.
E mi chiamo Kristen. ...ok, non è un sogno, sto delirando.

Finisce la musica. Si avvicina una cameriera gentile e mi dice che il sig. Cincotti mi aspetta nel camerino. Eh?
"Mi segua." Mi muovo tra i tavoli con eleganza, le persone in sala non notano neanche la mia presenza.

Arriviamo alla porta del camerino passando per un corridoio lungo, buio e stretto. Sento la cameriera parlare, parlare...e ancora parlare, non capisco cosa dice. ...forse non è una cameriera? Magari è un'assistente?
Bussa. Nessuna risposta. "Prego" fa lei, e apre la porta.

"Kris, come sono stato?" Si sposta il ciuffo con la mano e sorride.
"Fantastico, come sempre" mi sento rispondere. Sto impazzendo.
"Ora riposati, domani mattina il volo per Milano è alle 9".

Ma che è??? Che cosa significa??? Cosa vuol dire????


mercoledì 20 marzo 2013

meglio di niente...o di tutto?


Ieri sera sono andata al cinema con due amiche, abbiamo visto "Buongiorno papà" [un film che parla di product placement, un anno dopo la mia tesi sul product placement, dove il prodotto piazzato è un luogo di interesse turistico, proprio vicino a me, che avrei potuto sfruttare... quando si dice il tempismo!argh!].

Prima dell'inizio del film hanno mandato il trailer de "I Croods", e c'era questa canzone...che all'inizio mi ricordava qualcos'altro... Stamattina mi sono svegliata con questo motivetto in testa, l'ho sentita e mi è venuta una voglia irrefrenabile di mettermi a saltare sul letto e ballare e saltare... Poi ho letto su twitter che oggi è la #giornatainternazionaledellafelicità e sapete che c'è? Sarà una congiunzione astrale, sarà il caso, o il fato, ma iniziare una giornata così...

via mestessa
...mi piace da morire!!!

Quell'incarto vuoto è ciò che resta di un supermuffin con gocce di cioccolata fatto da me! Starbucks...chi???


Buongiorno, anche se fuori piove, anche se non so chi sono, anche se ho mal di denti, anche se ho troppo sonno, anche se il mondo continua a girare e io rimango ferma come&dove sono...buongiorno! [anche se è mezzogiorno!]


lunedì 18 marzo 2013

gli elenchi del ♥

8:56 di un piovigginosissimo lunedì mattina, almeno non fa freddo come ieri, e l'altro ieri e il giorno prima ancora, ma è pur sempre una bruttissima giornata. Quarto, o quinto non ricordo, lunedì dal dentista, avevo anche preparato un post in cui vi racconto le mie esperienze passate ma penso lo pubblicherò una volta terminato il calvario. Oggi impronte dentali. Sto per dire ciao a tre dei miei adorabili dentini (adorabili una cippa, considerando i traumi che mi hanno causato da quando sono nati!). Meglio così, tre in meno di cui preoccuparsi.
A parte le disavventure dentarie, scrivo per tranquillizzare chi si stesse chiedendo che fine ho fatto.
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Nessuno? Niente? Non vi siete domandati neanche una volta "oh ma quella pazza sclerata col blog tutto rosa che mi fa venire il mal di testa solo a leggere il titolo, non scrive più???". Poco male.
Scrivo per mantenermi in esercizio. Stavo perdendo l'abitudine.

Cosa è successo negli ultimi episodi? Magari andando a ritroso nel tempo mi ricordo meglio, la mia memoria ultimamente mi ha giocato dei brutti scherzi... Vediamo un po'...

♥ Sul piano nazionale, avrei da dire parecchie cose ma non è l'ora adatta. Seriamente, non so neanche con quale forza ho preso il mano il pc dieci minuti fa! Tanto per.... L'elezione di Papa Francesco (Alleluia!). Le elezioni politiche (Ora pronobis). Giorgio se ne sta andando (Ciao!).

♥ Sul piano personale, la ricerca della strada da percorrere è sempre più difficile. Tanti sentimenti contrastanti, tanti desideri forse irrealizzabili, tanti sogni nel cassetto, tanto troppo realismo nella testa. L'ho sempre detto, volevo nascere stupida, o almeno un po' incosciente.

♥ Sul piano seriale, ho ripreso la mia attività da drogata di telefilm senza troppi problemi, è proprio come andare in bicicletta! :) Un bel BUUUUU per Gossip Girl, e forse anche per Glee, ma sono ancora in fase decisionale. Un bel YEEEEEH per Girls, ma non voglio mostrare troppo entusiasmo, la seconda stagione non è ancora finita.

È tardi. Cavolo. Scappo.

da Pinterest (forse?)

Lo sfondo del desktop. Non è adorabile?



sabato 16 febbraio 2013

LIEBSTER BLOG AWARD

A quanto pare c'è ancora qualcuno che non si è stufato di leggermi e seguirmi!
Primaaaaaaa di tutto ringrazio Mandorlamara per avermi premiata con questo riconoscimento, non sono più riuscita ad aggiornare il blog con la frequenza che speravo ma stavolta mi sono imposta di scrivere qualcosa e questo "tag" è capitato a fagiuolo!


...copio e incollo le istruzioni :

Rispondere alle 11 domande poste dal "premiante".
Elencare 11 cose che mi riguardano.
Formulare 11 nuove domande e girarle a 11 blogger.

1.Perché hai dato questo titolo/nome al tuo blog?
Visto che il nome del blog è cambiato da poco e anche se ho già spiegato a grandi linee il perché di questo cambiamento, approfitto di questa domanda per approfondire. Sarò breve.
Penso sappiate tutti/e da dove proviene la parolina che ho scelto come titolo, la celeberrima Cenerina e la Santa Fata Madrina di cui tutte noi suppongo vorremmo poter disporre in determinate occasioni. Ecco, a me serviva un pizzico di magia, avevo bisogno di ricominciare a credere in me stessa, e soprattutto nei miei sogni, che ancora non sono ben definiti ma so che prima o poi prenderanno forma e magari usciranno anche da quel cassettone in cui sono nascosti. Se pensate di poter sopportare (ancora) le mie sublimi disavventure mentali e non siete i benvenuti.

2.Perché hai deciso di aprire un blog?
Ci risiamo. Stavolta però sarà veramente breve. Penso di averlo fatto perché volevo essere al passo con i tempi. Prima c'era il diario. Adesso c'è il blog. Anche se poi ogni tanto quando non ho tecnologie avanzate a disposizione prendo un foglio e una penna e scrivo, senza pensarci troppo. E ogni tanto quello che scrivo "a mano" lo trascrivo anche sul web.

3.Hai la possibilità di fare un viaggio nella metà dei tuoi sogni. Dove vai?
La traversata degli States. Da NY a Los Angeles. Stop.

4.Qual'è il tuo peggiore incubo?
Viste le mie ultime disavventure, direi la seggiovia. Vi narrerò anche di questo. Parlando più seriamente... sto sviluppando un certo timore per quanto riguarda le relazioni umane troppo "strette". Che significa? Significa che il mio peggio incubo è quello in cui la sottoscritta sacrifica la propria autonomia in funzione di qualcun altro in nome di un sentimento che può durare tutta la vita come due mesi, o due settimane, o due giorni. Probabilmente sto attraversando un periodo blu.

5.Qual'è la cosa piu' romantica che hai fatto?Che ti è stata fatta?
Neeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeext.

6.Cosa porti con te su una isola deserta? (3 cose)
Un pigiama comodo, magari fresco o "di fresco-lino" come dice Brignano. Un cuscino. Un coltellino svizzero, anche se penso che morirei comunque di fame perché non saprei come usarlo!

7.Chi porti con te su una isola deserta?
Se è deserta allora voglio essere sola. Altrimenti non sarebbe più deserta, già il fatto che ci sono io implica che non sia deserta, se poi fossimo in due allora sarebbe semplicemente un atollo abitato da due persone. :)

8.La persona/personaggio (del passato, contemporaneo, del futuro, reale o immaginario che sia) che vorresti incontrare una vacanza/viaggio/cena/notte sfrenata/passeggiata.. insomma per farci la qualsiasi cosa?
Uno per tutto? O uno per ogni casistica? Per non sbagliare... Andrei in vacanza con la mia amica Chiara, la mia excoinqui che per tre anni mi ha supportato e sopportato in ogni occasione, soprattutto in vacanza. Farei un bel viaggio invece con la mia amica Giulia, non siamo così simili ma sul viaggiare abbiamo le stesse idee. Accetterei volentieri un invito a cena dalla Regina Elisabetta. Una notte sfrenata. Da sogno? Luca Argentero.  Dal vivo? Gioca a basket, è alto, biondo, ha il naso particolare come piace a me...ed è nato nel '93. Ahimè. Passeggerei anche per una giornata intera con Leonardo Pieraccioni, che adoro!

9. Qual'è la canzone/poesia/libro/film/ che ti piacerebbe fosse ispirato a te?
"Una come te" di Cremonini.

10. Chi lo avrebbe mai detto! Eppure ho...
...ho i capelli di un colore piuttosto particolare e dopo tre mesi ancora non mi sono stufata di vederli così (e ieri infatti sono andata dalla parrucchiera ma solo per sistemarli e dargli una spuntatina!).
...qualche problemino nel decidere cosa voglio fare da grande. Per una che fino a cinque anni fa voleva assolutamente diventare un avvocato è un po' destabilizzante.

11. Se potessi scegliere un superpotere, che dono vorresti avere?
Leggere nel pensiero. La mia curiosità non ha confini.


E ora cosa vi racconto?

1♥ Un'avventurosa come me domenica scorsa ha subito un trauma pazzesco SOLO per essere salita sulla seggiovia che, secondo l'opinione comune di chi era presente, "è come andare in altalena basta non guardare giù". C'è un video che prova quanto possa essermi sentita poco a mio agio, ma per la stessa ragione per cui non pubblico foto in cui si vede la mia faccia, non lo pubblicherò. Vi basti sapere che quando sono scesa ho abbracciato mia sorella come se fossi appena ritornata da una missione militare  ad altro rischio.

2♥ Alla luce degli ultimi eventi (per ultimi intendo quello che ho vissuto negli ultimi tre o quattro anni) quest'estate ho/abbiamo deciso (io&la mia compagna di disavventure, l'Ele) che se entro i trenta non avremo ancora trovato un modo alternativo di passare compleanni, natali, capodanni, san valentini  &co. allora ci trasferiamo in Brasile.

3♥ Martedì scorso ho preparato l'ennesimo cheesecake per una cena che avevo in programma per il giorno dopo. Ho sbagliato  la temperatura del forno. 250 invece di 180. Fumo, tanto fumo.  Puzza, tanta puzza. Nessuno sa che la colpa è stata mia e solo mia. Tutti pensano sia per il forno che non regola più tanto bene la temperatura. Io ho capito quale fosse stato l'errore fatale solo alle quattro della stessa notte, quando mi sono svegliata in preda al panico convinta che il cheesecake fosse ancora nel forno.

4♥ Altro episodio simile. Pochi anni fa, faccio retromarcia in un parcheggio e abbozzo (di poco eh!) la macchina di papà, cioè quella che di solito usa lui. Torno a casa e racconto di aver parcheggiato la macchina ed averla ritrovata così. Ci credono. Tutti. Dite che sono una bugiarda seriale?

5♥ Questo sicuramente non lo sapete. Fin da piccola ho avuto problemi con i denti. Prima l'appareccio mobile poi quello fisso, e poi una carie, poi due, poi la devitalizzazione, poi un'altra. La settimana scorsa sono andata dal dentista per un controllo. Ho appuntamento per ogni lunedì dal prossimo fino alla fine di Marzo. Arriverò a trent'anni senza dover mettere la dentiera???

6♥ Premesso che sia a Londra che a Milano non ho avuto nessun problema con la metro, quest'estate sono andata a Roma dalla Chia e, nonostante sapessi a memoria il tragitto perché me l'ero preparato e studiato per giorni, sono riuscita a sbagliare fermata della metro e a perdere il treno del ritorno nella stessa occasione. Sentitevi liberi di insultarmi. Il nome della fermata e l'orario del treno li avevo anche scritti sul cellulare..."per non dimenticarmi".

Giuro che non mi viene più in mente niente da raccontarvi, a dirla tutta mi deve essere rimasta anche poca dignità da distruggere, ma prometto che se dovesse venirmi qualche reminiscenza anche nel futuro prossimo aggiornerò il post!

E ora... le mie undici domande.

1
A quale animale ti paragoneresti, e perché?
2
Figlio unico o fratelli&sorelle vari? Com'è meglio?
L'ultimo film che hai visto. Veramente. Non l'ultimo film "serio".
4
Il cartone animato che più ti piaceva da piccolo. E perché!
5
Cosa non può assolutamente mancare nella tua valigia quando parti per un viaggio/vacanza?
6
Il posto più bello che hai visitato.
7
Un sogno nel cassetto realizzato.
8
I nomi che daresti ai tuoi figli.
9
Il tuo dolce preferito.
10
A chi pensi di somigliare? (Intendo nella tua famiglia).
11
A chi vorresti chiedere il perché di qualcosa che ha fatto/detto o altro? 

Visto che ho raccontato solo sei cose su di me, quindi lo strappo alla regola ormai l'ho fatto, perché non distruggere del tutto questo riconoscimento, stravolgendo anche il numero dei blog ai quali vorrei assegnarlo!!! (Sono una fuorilegge, sì lo so... ma ultimamente non ho navigato tantissimo per scovare nuovi blog!!!). Dunque, sei cose su di me, e per rimanere in tema, sei blog da premiare.

eleanor rigby
la fiammiferaia
laura
mercoledì addams (ex snowwhite)
fran

Et voilà. Tra regolamenti svicolati e disavventure varie ce l'ho fatta, più o meno. Ora tocca a voi! :)

A prestooooooo!!!!