venerdì 22 aprile 2011

...allo stato dei fatti *


...sto così, stasera sto così!
Mi concedo il terzo pezzo di torta della giornata, mi guardo il mio McDreamy all'opera.. mi dò completamente all'ozio! Perché mi va, anzi..perché è l'unica cosa che veramente mi va di fare!


Succede sempre così? Prima va male e tutti ti buttano giù, ma tu sei forte, ce la vuoi (e puoi) fare, ti impegni per dimostrare al mondo, al tuo mondo, che quello che stai facendo è giusto, difficile, ma giusto! Nessuno ci crede, nessuno tranne te stessa riesce a pensare che alla fine ce la farai... ma ce la fai! Dopo un periodo brutto viene sempre uno bello, no? Si dice così... Ma quanto dura il periodo brutto, e quanto puoi goderti quello bello? Le ferite del "prima" rimangono, e il dopo spesso non ricompensa tutte le fatiche fatte per arrivarci. Non finisce mica con il "dopo", no.. perché devi comunque mantenere il livello che hai raggiunto! Ormai ce l'hai fatta, ci credi quasi più di prima! Perché? Semplicemente perché hai convinto anche gli altri, quelli che ti criticavano, ti scoraggiavano e ti buttavano fango addosso, prima
Metà della nostra esistenza la passiamo cercando di soddisfare noi stessi, per soddisfare, inconsciamente, gli altri. Ci hanno detto "per farti accettare devi prima accettarti" e noi uomini (e donne) moderni, colti e civilizzati, invece di capire il reale senso di questa perla di saggezza, abbiamo preferito interpretarla a modo nostro, come tutto. Perché sforzarci di capire cosa vogliamo? Pensiamo a cosa vogliono gli altri da noi! Ci piace? Bene, obiettivo fissato, così mi accetterò e sarò accettato!
E dopo? Il dopo torna prima o poi, è sempre dietro l'angolo... La delusione, il fallimento, la batosta sono sempre lì che ci aspettano dove il sassolino è d'intralcio, dove lo scalino è traballante, dove la strada è scivolosa, dove la corda si spezza, e noi ci ritroviamo (di nuovo) senza un appiglio, a cadere nel vuoto, a terra con una caviglia dolorante. Spesso, da soli.
Come si può spiegare a chi ti sta vicino che le aspettative non possono sempre essere rispettate? Provate a spiegare ad un uomo che quella che credeva l'avventura di una notte ora lo vuole sposare a fare dei figli, ma quella sera non gli aveva fatto credere di essere più libera di una farfalla e senza tante idee per la testa? E ad una donna, provate a dirle che quello che ha conosciuto per caso al bar ieri mattina e le ha offerto il caffè, le ha parlato (per caso) di quanto ama i bambini, della nuova casa troppo grande per una persona sola...in realtà la voleva solo rimorchiare per qualche "serata" extra! Ad un genitore provate a spiegare che il figlio quasi laureando (ormai da un paio d'anni) non gli si presenterà mai a casa con la corona d'alloro in testa perché non ce la può fare neanche in altri tre anni! Ad un'amica provate a spiegarle che le chiacchierate, le uscite, le gioie e i dolori condivisi...in realtà non saranno eterni perché nella vita c'è altro oltre alle chiacchierate, le uscite...c'è la vita!!
Provate a spiegare a chiunque si crei un aspettativa su un'altra persona che probabilmente quell'aspettativa verrà delusa, ma soprattutto provate a spiegargli che non è colpa dell'altro
Ci sono cose che non si possono spiegare, e allora lasciamo fare al tempo, ci affidiamo ai sentimenti, sperando che un'amore, che sia di un'amica, di un genitore o di un fidanzato, possa aiutare a capire ciò che un organo tanto complesso e tanto elogiato qual'è il cervello non riesce ad elaborare. La realtà è che le aspettative nascono dal cuore, ma le delusioni le viviamo con la testa.


Credo non abbia molto senso tutto ciò, ma quando lo rileggerò mi ricorderò di questo momento "tra il dopo e il prossimo prima" e mi farò una bella risata! 


buonanotte... *

1 commento:

  1. bellissimo post, devo assolutamente farlo leggere ad una mia amica che in questo momento, bhe, si sente proprio cosi.
    Che poi spesso scrivere aiuta più che parlare.
    adoro questi dolcetti a lato!!
    Kami

    http://kamila-peppermind.blogspot.com/

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