martedì 21 agosto 2012

il paradiso all'improvviso


Grecia? Creta? Malta? Croazia? Sardegna? No.
No cari miei...questa è Levanzo, la più piccola delle isole Egadi. INFO.

Avrei dovuto vederlo col lanternino il mare, quest'anno. E invece guarda qua che ti fotografo a Ferragosto con 40° all'ombra (a trovarla!). Venerdì mattina mi chiama la mia excoinqui e ormai amicasecolare e mi fa "volo alitalia fiumicino-palermo neanche 100 euro, andiamo?". Io e la mia titubanza per le cose impreviste titubiamo un po', per l'appunto, ma dura neanche mezz'ora. La richiamo "prenota!".

Siamo partite lunedi mattina e tornate giovedi sera ed effettivamente è stata una vacanza più stancante che rilassante, ma guardate che cosa ho visto...ne valeva la pena, no? Per non parlare del fatto che ho preso 2 kg in quattro giorni. Ecco, non ne parliamo. Ho solo comprato due pacchi di briochine da portare a casa e sono già finite.

E con Caligola com'è andata? Benone. Se non son morta con queste temperature allora posso autodichiararmi ufficialmente immune da qualsiasi tipo di ciclone&anticiclone. I segni del sole però son rimasti. La mia povera schiena ha subito un trauma non indifferente a causa delle mie scarsissime capacità come spalmatrice di creme solari, infatti ho dormito per due-notti-due a pancia in sotto per evitare il contatto tra l'epidermide e il lenzuolo. Non potevo dormire senza maglietta perché ospite a casa di amici, già mi hanno sistemata nel letto del fratello più grande -figo- e questo mi creava non poco imbarazzo, immaginiamoci a dover dormire seminuda, naaaa...ste cose solo a casa si possono fare. Per il resto tutto nella norma : il mio amico siculo ha una foto di me che prendo il solo con la schiena coperta dalla canotta, infilata negli slip del costume perché in spiaggia c'era vento e volava via continuamente, tutto questo allo scopo di abbronzare il retro delle gambe senza rischiare un collasso della schiena per via dell'ustione in atto. Mc Gyver al confronto è una mezza calzetta, queste sì che sono idee geniali.
Quindi com'è andata con Caligola? Una mmmm..elma, grazie!

Al millesimo sbuffo per il troppo caldo la mia amicasecolare mi fa "non so se saremo amiche per il resto delle nostre vite, ma una cosa è certa, quando vai in menopausa chiamami per avvertirmi poi non farti più sentire fino a quando non ti sarai stabilizzata!". Mi sembra abbastanza chiaro il concetto. Che tesoro.

Giovedì sera ho dormito da lei a Roma, poi venerdì sono ritornata a casa by train. Sapevate che venerdì era uno di quei venerdì? Andatevi a guardare calendari e agende. Ora lo sapete. Partiamo dal presupposto che io non sono una persona superstiziosa mentre il 90% di quelli che conosco invece ne è praticamente ossessionato. Sono scaramantica, ma quella è un'altra cosa.

Metro chiusa. Autobus stracolmo, un'ora in piedi. Tiburtina, unica scala mobile che porta al mio binario : rotta. Scendo con un'altra pensando di sbucare da qualche parte lì vicino. Invece no. Ogni scala ha i suoi due binari corrispondenti. Il mio -ovviamente- è dall'altra parte. Vedo il treno arrivare e partire. Due ore a Tiburtina. Due palle assurde, scusate il francesismo. Compro un giornale, una bottiglietta di tè, ho anche dei Tuc nella borsa. Sopravvivo. Vago per la stazione in cerca di spifferi d'aria e refrigerio, inutilmente.
È arrivato il momento di dirigermi verso il mio binario. Vado, mi siedo sulla valigia in attesa del treno. Leggo di Elle McPherson che ha un soprannome tipo "the body" e ha 48 anni (minchia...) e sorseggio il caro Lipton al limone. Cuffiette nelle orecchie per non sentire gli schiamazzi di un gruppo vacanze che da un'ora nutre i piccioni schifosi con molliche di pane e gelato, occhiali da sole ben piantati sul naso per non far trasparire il sonno che mi porto dietro da una settimana. Saranno 36°. Anche uno o due in più, forse.

Alzo gli occhi e mi si ferma il cuore. Respiro a fatica, mi cedono le gambe, la valigia traballa sotto al mio peso scomposto. Che schifo le coincidenze quando non coincidono. A meno di un metro da me c'è il ragazzo ideale (il mio) che mi sorride, stupito. Quant'è che ci conosciamo ormai? Tre..quattro anni? Mai una volta che l'avessi incontrato da solo o per caso. Penso che in fondo questo famigerato venerdì non sia una così malefica giornata. Ingenua.

La prima volta che l'ho visto ho pensato che fosse timido, e dolce, e mi è subito piaciuto. Poi ho scoperto che era stato con una mia amica (la prima, per entrambi) ed è diventato off limits, almeno fino a quando lei non mi ha confessato che era stato un errore. Poi ci si perde di vista, nel mondo reale funziona così. Io però ho delle amiche particolari, una di loro si fidanza con un suo amico, le uscite in gruppo diventano la normalità, ma non si riusciva a parlare, il gruppo era sempre troppo "gruppo". Poi ci si ri-perde di vista, perché le relazioni finiscono, i rapporti si incrinano. Da un po' ormai non ci incontravamo, e quelle poche volte che succedeva ci salutavamo, e basta. So poco di lui, non so neanche se quei mezzi sorrisi e l'imbarazzo tra una battuta e un'altra abbia mai avuto un significato diverso, per lui. So che mi piaceva, tanto.

Saluti di circostanza : io torno dal mare, anche io, dove sei stata, ah in sicilia, bello, e tu, io mi son fatto due settimane in Calabria, ah bello. Dalla mia ragazza. Ah. Scendi a O***, no quella prima, va be allora facciamo il viaggio insieme. Certo.

In questa storia c'è una ragazza fortunata, ma non sono io.
Se il destino voleva mandarmi un messaggio posso assicurarvi che è arrivato chiaro e forte. Riassunto in due parole : carpe diem. O forse era te l'avevo detto io! Nel bilancio di questa mini vacanza c'è anche una lezioncina da imparare quindi. L'amaro in bocca rimane, però ora so che se voglio qualcosa devo prendermela, o almeno ci devo provare.

In attesa dei libri che devo studiare per prepararmi al test d'ammissione sono ricaduta nel baratro dello streaming, l'oggetto dell'ossessione di questi giorni è "White Collar", con lui. Eh! Finita già la prima stagione. Me ne rimangono solo altre due. C'è chi dopo una delusione si dà all'alcool, io mi dò allo streaming. Almeno non ha effetti collaterali che alterano gusto, olfatto e vista.


Besitossssss :D

10 commenti:

  1. Questo resoconto è meraviglioso :D
    certo, avrei preferito un bel lieto fine con scambio dei numeri di cellulare e un appuntamento fissato per il week end successivo ma forse doveva andare cosi.
    :D

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  2. cri hai fatto benissimo a combattere la titubanza e partire!
    mi fai fatto morire con la storia della canotta infilata nel costume!!!!
    :)
    emme

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    1. se riesco a farmi inviare la foto la pubblico nel prossimo post!!! ;)

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  3. Bello, sembra un film, tra la pace della vacanza e l'odissea tipica romana del ritorno (sembra il primo post che ho scritto per il blog!), e poi l'incontro con lui... Beh ma e' finito cosi? Nemmeno un numero di telefono scambiato? Uuufffffffff.

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    1. niente numero Lucy...è fidanzato! :( non penso di aver mai letto il tuo primo post..ora però son curiosa!!!! :)

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    2. Eh l'ho letto che e' fidanzato ;) Ora quel post non e' piu' il primo perche' ho fuso due blog, eccolo qua http://erolucyvanpelt.blogspot.com/2011/04/di-male-in-peggio.html E la fermata O*** la conosco gran bene :DD

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    3. ..è vero, è similissimo!! sarà che i viaggi in treno hanno tutti un loro.."fascino" (maddeche!) :)

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    4. E' che sono gli stessi treni, Cri!! :D

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    5. Ehehehe...giusto! :)

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