(Sottotitolo : quando trenitalia fa riflettere. )
Riporto fedelmente una parte di quello che ho scritto ieri pomeriggio, mentre ero su un treno che mi riportava a casa con quaranta minuti di ritardo.
Il fatto è che si tratta di me, e io mi considero importante.
Io sono importante. Quello che voglio è importante.
Importante...o fondamentale? Sono forse imprescindibile? Oppure posso prescindere da me stessa senza sentirmi "tradita"? Quand'è che mi deciderò a crescere e ad
Quattro fogli pieni di domande. Stavolta non c'entra niente l'università, l'amicizia, la famiglia o il futuro. Stavolta ci sono solo io e le mie paure. A ventiquattro anni posso ancora permettermi di parlare di "crescita"? Non sono matura sotto tutti i punti di vista allo stesso modo. Sono responsabile, cauta, organizzata, ma sono pronta? Forse no.
Finora ho sempre avuto delle idee (o dovrei chiamarli idealismi?) che hanno...condizionato il mio pensiero, ma è bastato un attimo di esitazione, un gesto azzardato e ho dovuto rimettere tutto in discussione.
Quello che credevo importante è veramente qualcosa dalla quale non posso prescindere? Che cosa perderei se cedessi, o avrei perso se avessi ceduto?
Io sono questa qui. Mi sono sempre conosciuta così. Ho vissuto per tutto questo tempo con una maschera? O le persone ad un certo punto cambiano, per forza di cose, per le circostanze, perché...crescono? Allora la domanda giusta è : mi andrebbe bene diventare qualcos'altro?
Non avrò una sola risposta a tutte queste domande, perché dovrei scavare troppo in fondo per cercarla. Non l'avrò neanche all'atto pratico perché il tempo è scaduto e sto per partire e le occasioni sono...finite.
♥
sono quelle domande che uno si fa a 24 anni... ed arrivi ad 84 anni senza esser riuscito a darti una risposta
RispondiEliminaAllora il mio presentimento era giusto....purtroppo!!! :)
Eliminail cambiamento è un salto molto grosso e importante da fare.. se sei disposta a cambiare, sei disposta ad accettarti :)
RispondiEliminaun bacione!
Reb.