mercoledì 27 giugno 2012

margaritas ante porcos

Lo sapevate?

L'altra sera l'Italia ha vinto ai rigori contro l'Inghilterra, io ho visto la partita con papi (due amebe sul divano che a tratti esultano e a tratti insultano!). Finiscono i novanta regolamentari, ok, facciamo sti supplementari. Finiscono anche quelli, con un gol in fuorigioco di Nocerino. 'azz. No, dai, i rigori no!
E rigori siano. 

Balotelli e il caro Joe si conoscono da un pezzo. O forse è Mario che conosce bene Joe, e si vede.
Gerrard non mi è nuovo.
Montolivo, a qualcuno doveva pur toccare la sorte dello sfigatone di turno. Vedi alla voce "Baggio".
Rooney. Sua moglie è troppo carina e delicata, per lui.
Pirlo, mi manca, e mi mancherà sempre. Chissà cosa ha pensato il pupone, sdraiato sul divano con Illlary vicino e Chanel&Christian a terra. "anvedi questo aoh...m'ha copiato er cucchiaio". 
Quell'altro lì proprio non mi ricordo il nome, ma non è importante visto il risultato.
Nocerino è diventato il mio nuovo Gattuso, ha lo stesso sguardo "ringhioso". Bravo il mio pupillo.
Se volete commento anche quel fedifrago di Cole, ma mi risparmio. Bene così. Giustizia è fatta.

Il biondino inglese coi guantoni comunque ci sa fare, ma ne ha di strada da fare, oh se ce l'ha...quanta ne vuole!

La parola fine però la scriviamo noi, con un tale che di cognome fa Diamanti, e da un paio di partite è stato un elemento "prezioso" per la nazionale inamidata che ci ritroviamo.

Tira, segna, esulta, e va a raccontare qualcosa a Buffon.

Uh, come godo.

Deutchland, we're coming.

DA : http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/sport/calcio/2012/06/25/734601/images/1334880-diamanti23.JPG
Era la prima partita che vedevo interamente. Le altre non mi avevano...rapita. Ma l'altra sera ho preferito non pensare a quello che poteva succedere il giorno successivo. Ho voluto dimenticare per un attimo che il giorno seguente sarebbe stato il mio calcio dal dischetto. Perché (anche) per me erano finiti i regolamentari, e poi i supplementari. 

Hanno chiesto al ragazzone qui sopra cosa avesse pensato tra il posizionamento del pallone e l'esultanza del gol riuscito, ha risposto candidamente "a niente in particolare". Io so che non è vero. L'adrenalina fa dire cose pressappochiste.

Per tirare il mio rigore io ho c'ho messo due ore. Fuori 35°, dentro -5° grazie al malefico condizionatore. Sudavo come poche altre volte. Era paura. 

Mentre copiavo e incollavo numeri e formule tra le celle di excel ripensavo alle pagine del manuale di privato, al libretto bianco immacolato dopo il primo anno, agli aperitivi devastanti del giovedì sera, al pianto singhiozzante che mi ha accompagnato mentre preparavo contabilità, alla stanchezza di fine luglio ricompensata dalle vacanze più belle, alle case condivise e le camere troppo piccole o troppo grandi, a quando ho capito che imparare ad usare una lavatrice è un sacrificio che vale la pena di fare se si tiene alla propria indipendenza (ma anche cucinare, lavare i piatti, tenere la camera in ordine e il bagno decente!), agli evidenziatori e gli appunti colorati che servivano a ricordarmi che studiare è anche "divertente", ai gelati in piazza nelle pause più lunghe della storia (dopo 1 ora sui libri!), alle abbuffate davanti ai telefilm in streaming, alle serate in macchina alla ricerca di fantasmi per le campagne, al freddo di quella stazione in cui ho imparato la pazienza, alle parole non dette per non ferire, e quelle dette ma non abbastanza forte da convincere, alle bugie sui sentimenti che non mi hanno portata da nessuna parte, agli scherzi con la carta igienica mentre fuori c'è il diluvio, al Mc con i suoi mc flurry anti-depressione, al divano su cui hanno dormito tutti e ci abbiamo fatto l'alba a parlare, cantare, litigare e spettegolare, alle sigarette fumate alla finestrella per intolleranze funeste, e poco oneste, alla carta stagnola nel microonde, al terremoto del 6 Aprile che ha cambiato tutto, all'orgoglio provato di fronte a quattro corone d'alloro che mi hanno fatto piangere, e non solo per l'allergia, alle estati troppo corte sui libri e troppo lunghe lontane dagli amici, ad ogni volta che ho pensato a come sarebbe andata se avessi fatto un'altra scelta...

Era paura. Pura. Non poteva finire male

Tutto quello che avevo era puntato su quelle due ore al polo nord.
Non l'ho detto a nessuno, ma volevo urlarlo. Non ce la facevo più. Ero stremata. 

"ha quasi finito..." e intanto con la penna scrive nella colonnina dei crediti il numero 7.
"be' sì, è l'ultimo" mentre tremo come fosse dicembre.
"allora, firmi qui e in bocca a lupo".
Firmo e dico "grazie".

È finita. È veramente finita. 

Tutto quello che voglio ora è sapere che ce la posso fare, anche se tendo a procrastinare, se sono poco costante e se Leopardi mi fa un baffo col suo pessimismo cosmico, perché il mio è anche cronico.
Le ultime pratiche e divento Dottoressa. Eccapirai, diranno. 
Sì capirò, perché l'ho voluto veramente tanto. Non sono orgogliosa di me stessa, ma lo sarò di quella che diventerò. Non sarà la corona d'alloro a darmi un tono, nè la giacca seria o le decolletè spuntate, che con gli occhialini sul naso mi faranno sembrare una segretaria (poco sezzy). Sarò io a dare un tono a me stessa, perché sono cresciuta ed è ora che tutti si accorgano di quanto mi merito il meglio. 

:D grazie al blog, a chi ha letto le mie paturnie, tra quelle celle di excel ho rivisto anche i commenti e i post più  belli. 


Anything you want is yours
I had you living life like you should
You say you never had it so good...


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"diamonds are a goalkeeper's best friends" (ndr riferito alla partita)
si capisce cosa volevo dire??? O_O

venerdì 15 giugno 2012

ci mancava!


Mai sentito parlare di questo baldo giovine che intrattiene folle di donne ormonalmente sconnesse, e le invita gentilmente ad andare con lui ad una festa, dove si balla e salta tutta la notte???
...sì, provare per credere! Chiamatelo e andate a questa fantastica festa, dove ci sara un..aspè, com'è che dice...ci sarà un...
Tchê tcherere tchê tchê,
Tcherere tchê tchê,
Tcherere tchê tchê,
Tchereretchê
Tchê, tchê, tchê...
...

Ebbene sì, in Brasile, alle feste, c'è sto coso qui. Beatialloro!

Visto che il portoghese non rientra nelle mie conoscenze linguistiche (ma ad averlo saputo prima mi sarei adoperata per impararlo!!!) ho scovato la traduzione, ecco perché sono a conoscenza degli scopi -comunque poco chiari- del ragazzo. 
Riassunto delle puntate precedenti : ha lavato la macchina e ha preparato un cd con le stamarrate (la s è rafforzativa!) peggiori in circolazione, tra cui annoveriamo Gijos de Alejos con "miel que se sciuelle al sol" e Bennyssss Benassisss (a quanto pare in Brasile le doppie vanno di moda, il baldo giovine all'anagrafe si chiama Gusttavo...) che strimpella allegramente su di una consolle tipicamente brasileira, composta da palme, culi ignudi di brasileire che girano i dischi sui piatti e tutto il resto dell'attrezzattura che si shakera addosso al dj in questione. Deve convincere la sua bella ad andare a questa festa, le racconta che la musica ha bisogno di lei, che lui ha bisogno di lei, ma chiarisce subito che prima si gode fino a tarda notte, poi SEMMAI si può ballare e danzare fino al mattino. Poco scemo.

Per ben 240 secondi questo qui prova a convincere la sua bella con certe argomentazioni. Ora, dopo 4 minuti con questo sfracassamento di maroni nelle orecchie, 'sta bella...si deciderà a chiamarlo???
Sono desolata, ma non ci è dato saperlo.

Chissà cosa ne pensa il caro (vecchio ed estinto ormai) Michel che invece, coi suoi metodi leggermente più bruschi nella teoria ma sicuramente più efficaci nella pratica, andava dritto al sodo minacciando le giovani pulzelle (sempre quelle ormonalmente sconnesse di cui sopra!) al suono di "aaaah se ti acchiappo...ahh!" ???

Due ragazzi così simili, ma con approcci così diversi.
Ecco appunto, due, per ora. Adesso son due. Ma tra sei mesi ne uscirà fuori un altro che proporrà...che so...di ballare in spiaggia un tonjipatonji tutti insieme (leggi "orgia") e tra un anno saranno in quattro..allora capiremo che Michel era solo l'inizio di quella che verrà chiamata "l'armata brasileira, sterminatrice di musica in tutto il globo".

È l'inizio della fine.

martedì 12 giugno 2012

brava tusa!

La vedo che arriva tutta trafelata, con un bastone "da passeggio" nella mano sinistra. È affaticata, mi faccio più piccola e la invito a sedersi. Siamo tutti lì ad aspettare la metro. E parte. "Brava tusa, fammi sedere. Grazie cara. Guarda, è incomprensibile come non funzioni neanche una scala - mobile, eh ma il sindaco qua e il sindaco là..." Dice che da giovane abitava a Milano, in centro, e faceva l'attrice di teatro. È rimasta una donna di spettacolo,con  il trucco impeccabile, le sopracciglia disegnate con la maestria di un pittore, le ciglia lunghissime e il rossetto più rosso del Russian Red della Mac. Arriva la metro, sale con noi. Nota subito due ragazze di colore (stupende). "Eh ma guarda quella là, sembra la Naomi, guarda che fisico!" sottovoce, poi si sporge verso una di loro "Siete bellissime ragazze, ma fate le modelle vero?". Soltanto una di loro, a dire della signora la più bruttina.

A San Siro invece c'era Benedetto "i'm your tour guide", siciliano, tifoso juventino, vive a Milano e lavora come guida al museo dello stadio. Ci dice che prima farà la spiegazione in inglese, poi quella in italiano, ma di italiane nel gruppo ci siamo soltanto io e sorella quindi "se vuoi puoi farla anche solo in inglese, se non capiamo qualcosa te lo diciamo!". È una frase snob? Ci ho ripensato per tutto il tempo.
Sorella ha aperto la porta dello spogliatoio del Milan, io mi sono seduta sulla poltroncina che è stata di Maldini, e ora è di Ambrosini. Uno stadio, due squadre, due presidenti diversi(ssimi), e due spogliatoi agli opposti. C'è aria di condivisione, comunque. Intorno al 2014 entrambe le squadre avranno un loro stadio personale. Addio San Siro, addio Meazza.
Per arrivare fino allo stadio ci siamo fatte quasi mezz'ora di camminata, costeggiando una recinzione (dell'ippodromo) decorata con dei murales stupefacenti.
Milano è veramente... ordinata! O sbaglio?
Ho sempre detto che non potrei abitare in una grande città, come Milano o Roma, e la seconda la conosco abbastanza bene visto che da quando ero bambina almeno una volta l'anno ci andavo per le visite oculistiche, ma Milano era un mistero.

Una scoperta piacevole. Continuo ad essere dell'idea che preferisco città più piccole, ma Milano mi è piaciuta, tanto.
E non è vero che "non c'è niente da vedere". Il Duomo è bellissimo, soprattutto dall'alto. Il Castello Sforzesco e Parco Sempione sono uno spettacolo unico, sembra di tornare nel medioevo. Avrei voluto vedere anche i Navigli ma non c'è stato tempo! La galleria è un incanto, sembra sempre di essere in qualche film, stile "Il Diavolo veste Prada". Niente a che vedere con la Storia di Roma, ma Milano ha il suo fascino. Via Montenapoleone vi dice niente? A me ricorda il mal di testa che mi è venuto proprio mentre passeggiavamo da quelle parti, un po' per la stanchezza, un po' per i nomi (e anche i prezzi! da capogiro!) che si vedevano dalle vetrine. Corso Buenos Aires, m o l t o più accessibile, è stato sfiancante, per fortuna il pranzo ai giardini dedicati ad Indro Montanelli era stato decisamente sostanzioso (focaccia con prosciutto di Parma! buonissima!).

Quattro giorni decisamente stancanti, ma ne è valsa la pena.
Volevo provare Italo, ma non siamo riuscite ad organizzarci tra orari, stazione, prezzi ecc... quindi FrecciaRossa (da Firenze!). All'andata : vuoto. Al ritorno : strapieno.

Siamo tornate venerdì sera, più o meno alle 22. Il tempo di mangiare qualcosa, farmi una doccetta ed ero crollata nel letto. Sabato mattina sveglia presto per dare un senso alla mia vita, come dico sempre quando la sveglia suona prima delle 9! Già avevo capito che l'esame di lunedì non era...da farsi!

Alle 19 siamo a Perugia, per il concerto della Laura. Avevo comprato i biglietti a Gennaio, il concerto sarebbe dovuto esserci il 21 Marzo, ma poi è successo quello che -non dovrebbe- è successo ed è stato rimandato. Dico solo questo : 35°.
Non mi aspettavo un concerto così "scatenato". Di solito lei è molto pacata, tranquilla, invece si è proprio data al rock'n'roll! :) È stata una bomba!

Domenica ero l'ombra di uno zombie.
Una giornataccia. Al ritorno dal concerto avevo litigato (di brutto e per una cavolata) con sorella. Non ci siamo rivolte neanche una sillaba dal concerto a Lunedì sera. Oggi va meglio.
Io sono una testa dura, lei anche, ma dalla sua ha l'età, e secondo lei 7/8 anni in più fanno la differenza, secondo me non funziona proprio così.

CVD, come volevasi dimostrare, ieri niente esame. Alla fine sarebbe stato un viaggio inutile. Di cinque esercizi ne sapevo fare a malapena due, per arrivare neanche alla sufficienza. Mi rimane un'ultima chance : il 25 Giugno. Se non lo passo, addio laurea a Luglio. Mentre mi preparo, ovviamente, devo anche scrivere il primo capitolo della tesi, entro lunedì prossimo, e per farlo devo leggere due libri (250 pagine ciascuno). Deve essere di almeno 14 o 15 pagine. Ah. Ah.

Ci tenevo ad aggiornarvi un po'! Cercherò di essere poco poco più attiva, ma nei commenti vado come un treno!!! :)

besitossssss*

lunedì 11 giugno 2012

Torno eh!

Milano, metro M1 "lotto fiera 2"

Ultimamente sono un po' latitante, ma questa dovevo postarla!
Certe volte poche parole rendono bene un concetto fin troppo semplice.

Vi racconterò anche del viaggio a Milano, del concerto della Pausini, dell'ultimo esame che non ho passato perché di studiare neanche se ne parla (ce l'ho oggi ma conosco già l'esito!), della tesi che stenta ad arrivare, dei test d'ingresso che invece non si fanno mica aspettare, di come mi mancava parlare di stupidaggini e frivolezze con un'amica...e di tanto tanto altro ancora!

Torno eh!

besitosssss*

...eeeeeeeeee un grazie speciale alle nuove followers!!! Quando ho letto il numero (20) per poco non mi prende un coccolone!!! Grazie! ©
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ERRATA CORRIGE DELLE 13.32
"dell'ultimo esame che ho deciso di non dare, e rimandare all'ultima data disponibile, perché sono una carogna e non ho fatto abbastanza esercizi!"